E' già! Melanzane e soia si può fare, paprika idem e su pomodoro e melanzane credo che nessuno abbia dubbi. Quindi, vi lascio alla ricetta... Di solito nella cucina orientale non si usa mai l'olio extra vergine... Lo so! Ma proprio non ci riesco ad usare quello di semi anche se in questo caso sarebbe più indicato.
Oriental melanzane a funghetto
Pennette rosse con rosmarino e branzino al limone
Tapenade olive verdi e fiori di zucca
Per il restyling del mio blog devo ringraziare Salsa di Sapa, credo che tutti la conosciate.
Indice
E' stato anche un lavoro abbastanza lungo ma alla fine spero che questo indice vi sia utile per trovare all'interno del mio blog quello che cercate. Dato che il numero di ricette ormai comincia ad essere cospicuo.
Crostini con filetti di aringa affumicata e scorza d'arancia
Crositino burrata e prosciutto al cucchiaio
Coppa condita
Fragole e parmigiano all'aceto balsamico di Modena
PRIMI PIATTI
Pasta
Canton Noodle con gamberetti, verdure e alga wakame
Carbomare
Casarecce asparagi selvatici, cipollotto e nocciole
Spaghetti con carciofi croccanti e citronette allo zenzero
Spaghetti con fiori zafferano e rosmarino
Cous cous di verdure con menta glaciale e sesamo nero
Cous cous prosciutto croccante e melone
Insalata di quinoa
Risotto alla zucca e uva sultanina
Misto con riso selvatico olio e limone
Sformatino di cous cos con lenticchie, zucca, carote e sesamo
Soba con salmone alla salsa di soia mandorle e semi di papavero
Fatta in casa:
Crepes ricotta e spinaci al forno
Gnocchi alla romana cacio e pepe
Crema di verdure al rosmarino e paprika
Crema di zucca e verdure
Crema di zucchine con crostini all'aglio e chips a scapece
Gazpacho salmorejo
Insalata con tagliata e dressing di lamponi e zenzero
Filetto di maiale con composta di mele e ginepro
Rotolini di vitella con zucchine carote e prosciuttto di Praga
Insalata di lenticchie all'alloro e stracchino di capra
Omelette di asparagi ed erbe di Provenza
Spezzatino di soia
Tortilla al forno con fave, pecorino e grani di senape
Fagiolini sesamo e zenzero
Fatatine
Fiori di zucca fritti mozzarella e alici
Melanzane alla scapece
Bento box con insalata di quinoa
Bento box con polpette di tofu
Bento con insalata di pasta
Bento con onigiri a cuore
Bento con spezzatino di soia
A forma di baci di dama
Crostata ai frutti i bosco e zenzero fresco
Frolline friabili e light
Schiacciata alla cannella con uva fragola
Moelleux au chocolat noisettes
Pan brioche latte e miele
Dolci al cucchiaio:
Cremoso allo yogurt con cereali e visciole
Kanten di lamponi,fragoline di bosco e tè verde
Crema di meloncello
Crostata ai frutti di bosco con zenzero fresco e auguri...
Schiacciata alla cannella con uva fragola
Tripudio di post sulla famosa schiacciata toscana (anzi Fiorentina) con l'uva... L'ho vista in talmente tanto blog che ormai ho perso il conto! Ma evidentemente sarà perchè ne vale davvero la pena??
Forse perchè? La consistenza come dire? "succosa" di questo dolce conquista al primo assaggio?
L'impasto morbido e zuccheroso fa da contorno all'uva avvolgendola dolcemente e questa via via che si cuoce crea... Un'idea di marmellata? Un idea di mosto? Non saprei definirlo. Nell'impasto lievitato ho aggiunto un pizzico di cannella, giusto per dare un lieve profumo, che si potesse percepire, ma non sentire dato che la vera protagonista di questo dolce deve essere l'uva. Di solito la cannella sposa bene con la frutta e con molte confetture in questo caso il lieve accenno si sentiva solo nel profumo ma non al palato.
Dopo aver letto la versione di Carolina, Sigrid, Furfecchia, Elga e Juls ho usato questa versione:
SCHIACCIATA ALLA CANNELLA CON UVA FRAGOLA
1 kg di uva fragola
500 gr di farina
150 gr di zucchero di canna
1 cubetto di lievito di birra
1 bicchiere d'acqua
2 cm di stecca di cannella
olio evo
sale
Armatevi di santa pazienza e cominciate a pian piano a sganare l'uva lavarla, tagliare a metà ogni acino e togliere i semini. L'operazione per un 1kg di uva richiede 40-45 min... Se non optate per lasciare e semi! :)
Sciogliete il lievito in acqua. Nell'impastatrice mettere la farina, 2 cucchiai di zucchero, una grattatina di cannella, un pizzico di sale e cominciate a impastare aggiungendo via via l'acqua con il lievito, fino a che non otterrete un impasto della consistenza della pizza. Lasciatelo riposare per 2 ore. Dopo stendete 2/3 dell'impasto su una teglia da forno ben unta d'olio. Ora lasciando un margine abbondate di 5 cm, sistemate gli acini d'uva, circa 750 gr, cospargere con lo zucchero di canna (ma lasciatene da parte ancora un cucchiaio). Prendere a questo punto il restante impasto allargarlo e disporlo sopra all'uva in modo da chiuderla in un fagotto, tirare su i lembi della pasta sottostante e con le mani. Date una forma rettangolare al tutto facendo aderire la parte inferiore e superiore della pasta.
Disporre l'uva restante sulla superficie schiacciandola un poco e usare lo zucchero rimanente anche sulla superficie. Questo caramellerà leggermente la superficie rendendo la pasta ancora più golosa. Cuocere a 180° per 1 ora (forno statico) credo 40 minuti in quello ventilato.
Scusate qualche problema tecnico questa mattina!! Sono comparsi dei post involontariamente
Sciroppo alla menta
Ho seguito con molto interesse quello che ci raccontava Carolina in merito a questo sciroppo e il bel dibattito che ne è venuto fuori... Sarebbe bello che da ogni ricetta postatane emergesse un dialogo così costruttivo.
Ora di tempo ne è passato devo dire... Volevo postare prima il mio sciroppo ma solo da poco sono riuscita a fotografarlo!
Biscotti al limoncello
Iniziamo la settimana con qualcosa di dolce, che non fa mai male e mette sempre di buon umore. Vi consiglio la ricetta di questi biscotti, sapete perchè? Sono convinta che dopo averli preparati la prima volta terrete la ricetta nel cassetto tra quelle che volete avere sempre a portata di mano! Questi biscotti sono velocissimi di preparare, versatili e soprattutto davvero light... Se sono anche buoni me lo direte voi. Io ogni volta faccio una dose doppia perchè a casa mia piacciono a tutti e li faccio abbastanza spesso, come anche questi.
La ricetta non prevede l'ultizzo del burro ne delle uova, il profumo del limoncello gli da il tocco di carattere, la consistenza è biscottosa e croccante se si vuole un biscotto più soffice basterà cuocerli un pochino di meno e il gioco è fatto! Inutile dire che ci si può sbizzarrire con mille varianti. Questa volta io volevo usare il nuovo cutter... (Grazie Emi e Chiara!)
Si conservano diversi giorni nella classica scatola di latta.
BISCOTTI AL LIMONCELLO
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di olio (la ricetta prevede di semi io ho usato l'oliva)
1/2 bicchiere di limoncello
1 bustina di lievito
farina q.b.
Polvere al cacao per guarnire
Unire lo zucchero, l'olio, il limoncello mescolante e setacciante all'interno il lievito con la farina. Sempre continuando a mescolare (io ho usato la planetaria). Quando l'impasto risulta amalgamato e abbastanza solido da poter essere maneggiato stendetelo e date la forma desiderata. Cuocere per 10 min o fino al punto che siano lievemente colorati, a 180°.
Guarnire a piacimento con zucchero a velo o cacao.
Spaghetti con fiori, zafferano e rosmarino
Si torna a parlare di ricette, finalmente il fresco mi ha dato una mano a tornare in cucina... Non è che stessi prendendo tempo con il reportage del mio viaggio... No figuriamoci! :)
Insomma anche voi siete tornati ad accender il forno pian pianino come vedo.
Ho visto sul blog di Lenny una ricetta che mi ha ispirato! Perfetta sicuramente la sua versione ma non ho resistito ad apportare alle mie personali modifiche. Lenny chi sa ad aggiungere una parte croccante come la mollica?? Chissà come sarebbe venuta. Da provare!
Adesso due parole sulla ricetta: lo zafferano fa bene, aiuta a rilassarci ed è un antidepressivo perciò è giusto non usarlo con troppa parsimonia. Lo zafferano in pistilli chiaramente è preferibile a quello in polvere, se decidete di usare quello in polvere ricordatevi che sprigiona meglio in suo aroma se aggiunto in ambiente umido quindi magari ad un pò di acqua di cottura della pasta. Senza però "cuocerlo" troppo perchè se no perde tutti i suoi principi. Unire i fiori allo zafferano
SPAGHETTI CON FIORI, ZAFFERANO E ROSMARINO
200 gr di spaghetti di Gragnano
10 fiori di zucca
1 piccolo rametto di rosmarino fresco con i suoi fiori
o,o1 gr di pistilli di zafferano (4-5 pistilli)
Capperi (se vi piace)
Olio evo
Sale
Pulire i fiori di zucca dal pistillo sciaquarli e asciugarli. In una pdella con dell'olio mettere le foglioline di rosmarino qualche istante senza farle rosolare troppo e poi toglierle (se si friggono troppo rendono l'olio amaro, però così rilasciano solo il loro profumo). Scottare i fiori di zucca sfilettati nell'olio salandoli. Qualche minuto di cottura, aggiungere i capperi dissalati. Scolare la pasta, lasciando poca acqua di cottura e saltare tutto in padella con i pistilli di zafferano. Aggiungere i fiorellini di rosmarino, lavati per guarnire. Mio padre ha deciso che mettere sopra una spolverata di parmigiano stesse bene. Io li ho mangiati così credo che si possa apprezzare il meglio il profumo dello zafferano e dell'origano.
Sweet sweet Lady Cocca mi ha dedicato un bellissimo premio, per cui la ringraziodi cuore! Ho qualche problema a visualizzare il suo blog, non so da cosa dipenda.
Paris
Delle numerose cose che ho fatto e visto a Parigi, riassumo, come qui, le tappe della giornata tipo per food addict e golosoni!:
A questo punto è d'obbligo raggiungere l'arco di trionfo per una passeggiata sugli Champs Elisèe... Fermandosi al Lido per vedere uno spettacolo magari, qui non ci sono solo spettacoli in stile Mouline Rouge ma anche musical.
Route du Champagne: Reims e La Marne
EPERNAY
Si procalma come la capitale du Champagne e non a caso! Sotto Epernay ci sono qualcosa come 110 km di gallerie, cantine sotterrranee in cui invecchiano oltre 200 milioni si bottiglie di Champagne.
Le Cantine più importanti da vedere qui sono la:
MERCIER
68-70 Av. de Champagne 51200 EPERNAY
visita con degustazione completa 16€ (3 calici)
E' la più nota marca di Champagne in Francia infatti il 90% della sua produzione è venduta qui. La visita lascia un pochino perplessi dall'immensia botta da 160.000 litri al poco caratteristico trenino che fa percorrere le cantine immense (luogo in cui venne persino effettuata una corsa di formula uno). L'interessante degustazione finale ha previsto l'assaggio di un brut millesimato, un brut 2004 sec (il 2004 è stata la migliore delle ultime annate), un demisec rosè e un brut rosè. Parlando da profana, perchè non sono un esperta di Champagne, il brut 2004 è quello che ho gradito di più, invece molto più delicato e zuccherino il demisec rosè, che ho senza dubbio apprezzato.
DE CASTELLANE
57, rue de Verdun - 51200 EPERNAY
visita con degustazione completa 18€ (3 calici)
E' possibile visitare il museo della maison dove viene illustrato il méthode champenoise. Nella torre viene presentata la storia della famiglia de Castellane, 237 portano in cima alla torre, a 60 m di altezza, da cui p possibile osservare Épernay e i vigneti.
MOET & CHANDON
20 Av du Champagne - 51 200 EPERNAY
visita con degustazione 18 € (2 calici)
Il mome di questa importante casa è legato all'abbazia di Hautvilliers e a dom Pérignon. Le cantine, lunghe 28 km, contengono l'equivalente di 90 milioni di bottiglie. La visita della durata di circa un ora, si seguono le varie fasi della preparazione dello champagne, tra cui il remuage e il dégorgement (sboccatura). Paradossalmente per i francesi questa resta la casa meno conosciuta infatti Moet&Chandon esporta all'estero quasi tutta la sua produzione ed è poco consumato in Francia. La degustazione ha previsto champagne Brut Impérial, champagne Rosè Impérial.
REIMS
Oltre che per le note cantine Reims è anche una città da visitare con tranquillità scoprendo dalla bellissima cattedrale di Notrè Dame in cui sono stati incoronati la maggior parte dei sovrani francesi e il caratteristico centro in cui ci sono diversi ristoranti e interessanti negozi di gastronomia, con gli immancabili biscuit rose perfetti per accompagnare lo champagne
5 pl. du Gén.-Gouraud F - 51100 Reims
visita con degustazione 10 € (1 calice) necessaria prenotazione in anticipo
Si entra in un vero e proprio castello stile elisabettiano, adesso campus universitario, è possibile visitare le cantine gallo-romane situate a 30 m di profondità, si snodano per 18 km e contengono 25 milioni di bottiglie di champagne è possibile partecipare a una degustazione o anche fermarsi a pranzo o cena, i prezzi certo, non sono proprio accessibili.
34 rue du Champ de Mars - 51100 Remis
visita con degustazione 19,50 € (3 calici) con commento di un enologo
Immancabile la visita, anche perchè è l'unica casa che si trova proprio al centro di Remis, è il terzo produttore di Champagne al livello mondile (8milioni di bottiglie l'anno). Forse tra tutte è la maison che ho trovato più interessante. La degustazione comprende l'assaggio di: G.H. Mumm Cordon Rosé, Mumm de Cramant, G.H. Mumm Grand Cru. Inutile dire che il Gran Cru era di gran lunga superiore ai precedenti, la degustazione è unita a un commento in merito ai differenti champagne.
Concludo il capitolo su Reims e su la Route touristique du Champagne consigliandovi un paio di posticini dove rifocillarsi dopo le degustazioni che avranno reso la vostra testa un pò pesante! :)
L'Apostrophe
59 Place Drouet d'Erlon (abbastanza economico) - Reims
Caffè-Brasserie in cui è possibile pranzare velocemente anche su tavolini all'aperto, all'interno anche una libreria. LA cucina è francese con qualche piatto internazionale. Carpaccio e Tartare disceti.
Le continental
95, Place Drouet d'Erlon (abbastanza caro) - Reims
Un incantevole vista sulla città, ci si può recare in questo ristorante sia per sorseggiare un bicchiere di champagne sia per un tè nel pomeriggio ma soprattutto per cena, servono tutte le specialità francesi da provare la 'magret de canard au miel d'acacia'.
Marchè du Boulingrin
Place du Boulingrin - aperto il sabato dalle 5 alle 15 - Reims
Mercato alimentare particolarmente fornito all'interno c'è una buona fromagerie
La cave aux Fromages
12 Place du Forum -aperto da martedì a sabato - Reims
Route du Champagne: Troyes e L'Aube
AU JARDIN GOURMAND
31 rue Paillot de Montabert
Per terminare la vostra visita della zona: Bar-sur-Aube è un interessante meta che vi consentirà di scoprire una gradevole cittadina, immersa nei vigneti che si sviluppa lungo il fiume, appunto L'Aube