Filetto di maiale con composta di mele e ginepro


Sapete cosa ho scoperto in merito a Kitty’s Kitchen?? In California in particolare a Morro bay esiste un ristorante con lo stesso nome del mio blog o meglio il mio blog ha lo stesso nome del loro ristorante. Sarebbe da fare un bel viaggetto da quelle parti per andare a provare che ne dite? MAGARIII!
Questa ricetta ha origini decisamente British, mi andava di sfruttare l’abbinamento ormai consolidato maiale-mele! Devo dire che di ricette ne ho trovate molte ma nelle originali si eccedeva con burro, cipolla e cremine all’aglio che sinceramente… Non mi facevano impazzire. Dopo avere letto in giro ho deciso di fare la mia versione, ora ve la presento dopo avervi detto che questo piatto lo dedico a Carolina... Dato che ci sta proponendo questo mese tante ricette golose con le mele.

FILETTO DI MAIALE CON COMPOSTA DI MELE E GINEPRO

150 gr di filetto di maiale (2 fette)
1/2 mela
1 pizzico di zucchero
zenzero grattugiato
bacche di ginepro
olio d’oliva
rosmarino
sale e pepe

Cuocere il filetto di maiale a piacimento su una griglia, salarlo e aggiungere il rosmarino in cottura. Tagliare la mela a fettine, aggiungere lo zenzero grattugiato, un pizzico di zucchero, il sale mescolare e metterle in una padella per cuocerle con un poco d’olio. In una padella antiaderente scaldare le bacche di ginepro. Quando la mela comincia ad ammorbidirsi aggiungere alla composta le bacche.
Adagiare i filetti su un piatto insieme al rosmarino e poco pepe nero e mettere la composta sopra al filetto.

Ragù nonna style


A casa mia ancora non è sparita l'abitudine di fare le bottiglie di conserva dei nostri pomodori. Già! Mia nonna (84 anni) insieme ai miei genitori, 2 giorni l'anno si impegnano a: passare, pelare, spremere, imbottigliare, bollire, chiudere le preziosissime bottiglie di pomodoro. Il sugo di mia nonna nasce quindi da questa conserva di pomodori fatta in casa. Anche quando lo faccio io viene con il medesimo sapore, sempre a patto di usare le magiche bottiglie. Non amo i sughi troppo pesanti e ricchi di grassi, di carne di maiale e con questo infatti mi trovo una meraviglia!

RAGU' NONNA STYLE

500 gr di carne trita di vitellone
1 bottiglia di passata di pomodoro (750 gr)
1 cipolla
1 carota
1 cuore di sedano
mezzo bicchiere di vino bianco
olio d'oliva
prezzemolo fresco o altre erbe di stagione (in estate il basilico)

Il primo passo è macinare la carne... Mia nonna non compra mai il macinato! Infatti la macina da sola in casa con il tritacarne. Io ho il robot da cucina che fa anche questo quindi si compra la carne intera e si macina fresca.
In una pentola soffriggere in olio: il sedano la carota e la cipolla tritati finemente per qualche minuto. Aggiungere la carne tritata e mescolareco un a spatola sfumando con il vino. Aggiungete la passata di pomodoro e continuate la cottura a fuoco lento per almeno 1 ora e mezza. Aggiungere per finire il prezzemolo tritato e aggiustare di sale.

Ravioli ricotta e spinaci


Lo ammetto, sono piatti che si possono preparare giusto nel weekend, ma è talmente rilassante fare i ravioli in casa che bisognerebbe farli anche in mezzo alla settimana. Sono quelle preparazioni che sanno di cucina della nonna, che profumano di domenica (… e qui parte la musica della pubblicità barilla! :)).
Vi propongo i ravioli… Ma per la ricetta del sughetto dovrete aspettare domani!
I ravioli del plin sono un piatto piemontese, il "plin" deriva dal fatto che la sfoglia viene chiusa intorno al ripieno con un pizzico. Chi è piemontese potrà correggermi se sbaglio, di solito le dimensioni di questi ravioli sono ridotte, la loro forma irregolare e il ripieno contiene anche della carne, non presente nel mio caso.

RAVIOLI DEL PLIN RICOTTA E SPINACI

Pasta:
400 gr di farina 00
3 uova
acqua qb
sale

Ripieno:
300 gr di ricotta
100 gr di spinaci lessati
4 cucchiai di parmigiano reggiano
olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale

Per la pasta:
Su una spianatoia formate la fontana con la farina rompete dentro le uova con un pizzico di sale. Con una forchetta, smattere i tuorli e mischiarli con gli albumi e cominciare a impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciar riposare per mezz'ora. A questo punto stendere la sfoglia con il mattarelo o la macchina per la pasta, infarinando spesso il pieno.

Per il ripieno:
Lessati gli spinaci, sgocciolateli, formando una palla. Tagliare il quantitativo necessario e ripassarli un pò in padella con uno spicchio d'aglio (che poi toglierete). Quando gli spinaci saranno tiepidi unire la ricotta, il parmigiano grattugiato,salare e mescolare bene il tutto. Lasciar riposare in frigo almeno 20 min.
Una volta stesa la sfoglia prendere dei mucchietti di ripieno e sistemarli sulla sfoglia vicini tra loro. Chiudere la sfoglia a coprire il ripieno. Pizzicare i ravioli tra una pallina di ripieno e l'altra per chiuderli. A questo punto tagliare i ravioli per separali, io uso un normale coltello, si possono fare con la rondella o come preferite.
Cuocere i ravioli 2 minuti in acqua salata.
Scolarli, condirli con un buon ragù e spolverali con altro parmigiano.

E anche io...Frappe fritte e al forno

L'eterno dubbio... Fritto o al forno? Si scatena nella coscienza il matematico pensiero:
si, le faccio, ma cerco di tenermi leggera e... Ma per una volta che le faccio perchè non fare una cosa fatta bene? Nel dubbio io le ho fatte tutte e due! Ma inutile dirlo, ragazzi, al gusto finale il fritto è molto più buonoo! ;)
Dopo la ricetta delle castagnole al rum, ecco una ricetta per festeggiare degnamente l'ultimo giorno di Carnevale... Credo di averla presa da qualche forum, ma è molto che la uso e non ricordo più.Vengono friabili a patto di non farle eccessivamente sottili altrimenti son troppo secche, soprattutto quelle al forno, che sono queste qui:


FRAPPE

500 gr farina 00
120 gr burro fuso
2 uova
2 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
1 bicchierino da caffè di vino bianco secco
il succo di un'arancia

Unire la farina setacciata ai composti liquidi, mescolando in modo da ottenere un composto omogeneo. Stendere la pasta e tagliare delle strisce della grandezza desiderata. Friggiere in abbondante olio di semi, io ho usato la friggitrice. Scolare l'eccedenza di olio su carta assorbente. spolverare con dello zucchero a velo.



E inoltre...

Grazie mille cara Ale!

Dal blog le pappe di Alessandra è arrivato ieri questo premio che custodirò gelosamente. Prima di tutto è il primo premio che ricevo indirizzato in maniera specifica ad un ricetta, secondo poi perchè mi è stato dato per una ricetta di cui vado particolarmente fiera la confettura al peperoncino.

Bicchierini al caffè, gianduia e...

Il lunedì mattina un buon caffè è fondamentale direi... Quindi per riprenderci e darci un pò di enegia questa è la ricetta giusta!
Non guardate troppo la foto per favore, non è la mia solita macchina fotografica ma una di ripiego.
Devo dire che questa idea veloce fa parte di quelle che si possono gustare a merenda come a colazione, come anche quest’altra coppa.

BICCHIERINI CAFFE’, GIANDUIA E… (x 4)

2 tazzine di caffè freddo
50 gr di cioccolato gianduia
4 nocciole
80 gr di ricotta di bufala freschissima
2 cucchiaini di zucchero
Caffè per guarnire

Sciogliete il cioccolato gianduia qualche istante al micronde, versate sul fondo dei bicchierini insieme ad una nocciola. Battete ogni bicchiere sul tavolo per livellare il cioccolato. Versate sopra il cioccolato il caffè, 1/2 tazzina per bicchiere. Mescolate la ricotta insieme allo zucchero e riempite i bicchieri con un cucchiaino.
Mettere il frigo un ora. Guarnire con chicco di caffè o mezza nocciola.

Con questa ricetta partecipo alla racconta di Pan di Panna "Il dolce al cucchiaio"

Tris di spada su due letti


Ancora nessun secondo piatto di pesce nel mio blog! Devo assolutamente recuperare... Quindi 3 preparazioni diverse. Di solito, questo è un pò nello stile di Simone Rugiati che, come ormai avrete capito è il mio preferito! Mi piace il pesce anche se non sono poi così brava a cucianarlo. Sicuramente i pesci senza spine sono i più facili da preparare, quindi ecco qualche idea:


TRIS DI SPADA SU DUE LETTI

1 fetta di pesce spada
150 gr di cavolo rosso
150 gr cicoria di campo
1 cucchiaino di tè verde
1 spicchio d’aglio
rosmarino
limone
olio d'oliva
sale
semi si sesamo
semi di papavero

Cuocere la cicoria dopo averla lavata in acqua e sale. Tagliare e fettine sottilissime il cavolo rosso e condirlo con olio e sale.
Tagliare e bocconcini regolari la fetta di pesce spada.
1°preparazione: PESCE SPADA AI SEMI DI PAPAVERO
Scottare 1 minuto per lato il pesce spada su una griglia i lati devono dorarsi, condire con sale olio e semi di papavero
2° preparazione: PESCE SPADA LIMONE E ROSMARINO
Infarinare i bocconi di pesce spada e saltarli in padella con qualche goccia di limone. Spezzerare il rosmarino e metterlo sopra ogni bocconcino
3°preparazione: PESCE SPADA AL TE’ VERDE CON SESAMO
Preparare ½ litro d’acqua e mettete in infusione in tè verde. Cuocere i bocconcini di pesce spada al vapore del tè verde. Cospargeteli di sesamo.
Disponete le 3 degustazioni : una sulla cicoria calda ripassata in padella con uno spicchio d’aglio e una sull’insalata di cavolo rosso freddo.

Bocconcini di pollo speziati alla curcuma e sesamo

Solo recentemente la curcuma è diventata popolare come spezia in Occidente, mentre nella cucina e nella medicina indiana questa radice gialla ha sempre avuto un posto d'onore per le sue proprietà alimentari e salutistiche, tanto da essere considerata simbolo di prosperità e rimedio depurativo per tutto il corpo. La specie più importante è la Curcuma longa dell'India, coltivata nell'Asia Tropicale, contenente amido, olio etereo e un colorante giallo (curcumina) che entra nelle sofisticazioni dello zafferano nella preparazione della polvere indiana usata in cucina per preparare il curry visto il costo minore, anche se si differenzia da questo per il suo preciso sapore ben diverso. La curcuma è un ottimo antiossidante e tonico epatico, dicono che faccia "ringiovanire" e che aiuti a prevenire tumori. Il principio attivo di questa spezia infatti, agisce proteggendo le cellule epatiche dalle tossine (qui, qui e qui...). E allora ecco un'altra ricettina x con il pollo, dopo il rotolino...

BOCCONCINI DI POLLO SPEZIATI ALLA CURCUMA E SESAMO

200 gr di petti di pollo
2 cucchiai di farina di riso
2 rametto di timo
1 rametto di rosmarino
qualche seme di coriandolo
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaio di latte di cocco
semi di sesamo
olio d'oliva e sale

Tagliare i petti di pollo e strisce. Unire alla farina la curcuma e mischiare, unire il timo e il rosmarino spezzettati e passare i bocconcini in questa impanatura. I un wok mettere un filo d'olio e cominciare e cuocere il pollo girando spesso, appena comincia a essere dorato aggiungere il latte di cocco. Saltare in un altra padella i semi di sesamo e il coriandolo. Unirli al pollo solo a cottura ultimata.
Si può mangiare insieme al del basmati.

The Original... Carciofo alla romana



Dalla svezia si torna a Roma. Dopo tante ricette un po’ caloriche dobbiamo depurarci! Leggevo su questo libro che i carciofi sono originari delle isole Canarie e furono importati dai Romani. E’ un alimento ricco di potassio sodio, calcio, fosforo ferro e di vitamina (A,B1,B2, C, PP). Il caratteristico sapore amaro deriva dalla cinarina, sostanza che aiuta il flusso biliare e la diuresi oltre che abbassare il livello di colesterolo. Ha quindi una funzione epato proteretice, depuratrice e leggermente lassativa. Inutile dire che per preservare il più possibile i nutrimenti di questo alimento andrebbe mangiato crudo principalmente, oppure cotto al vapore o lessato… Quindi eccovelo qua:

CARCIOFI ALLA ROMANA
10 carciofi
prezzemolo fresco
mentuccia romana
2 spicchi d'aglio
1 limone
olio d'oliva
sale

Pulite i carciofi dalle foglie esterne e le parti dure, che scarterete. Per pulire i carciofi sarebbe meglio usare l'apposito coltellino leggermente ricurvo e procedere togliendo le foglie a spirale dal basso verso la cima. Aprire leggermente le foglie ed eliminare anche la "barbetta intena". A questo punto immergeteli in acqua fredda e succo del limone spremuto, perché non anneriscano. Per il ripieno, tritate il prezzemolo, la menta, l'aglio ed uniteli al sale, e all’olio. Aprite bene i carciofi e all’interno di ognuno sistemate il trito al prezzemolo. I carciofi fanno sistemati in una pentola con i bordi alti, stretti tra di loro per non farli muovere e messi a “testa in giù”. Versate un goccio di olio per coprire il fondo e il resto di acqua fino a metà carciofo. Cuocere fino a che affondando un forchetta non sentirete il carciofo tenero (circa mezz'ora).
Ah! A casa mia i gambi non si buttano! Cuociamo anche quelli con i carciofi e si mangiano insieme.

Svensk äppelrödkål

Ho un amico innamorato della Svezia... o delle svedesi!? Chissà! Discutendo, lui mi dice che in effetti in Svezia non hanno poi piatti tipici, secondo lui la maggior parte sono importati. Per il gusto di contraddirlo sono andata alla ricerca di maggiori informazioni riguardo questa cucina... Bè di ricette svedesi ce ne sono eccome! Parlando di cucina svedese puntualmente viene in mente salmone e aringa e un pensiero va a Ikea e le classiche polpettine....köttbullar.
Io però ho trovato il cavolo rosso e dopo aver letto tante ricette ( es: qui, qui e qui...) ho elaborato il tutto e vi propongo la mia:

INSALATA SVEDESE - SWEDISH APFELROTKOHL
1 cavolo rosso
1 mela verde
30 g di burro
2 cucchiaini di aceto di mele
1 dl di acqua
20 g di zucchero
1 cucchiaio di marmellata di ribes
aceto di vino
sale
pinoli e uvetta

Lavare il cavolo, affettatelo finemente e mettetelo a bagno per mezzora in acqua con mezzo bicchiere di aceto di vino, poi scolatelo e asciugatelo bene. Sciogliete il burro in una casseruola e fatevi rosolare il cavolo a fuoco basso per 20 minuti Coprite con acqua e poi unite lo zucchero, l'aceto di mele, il sale e portate a ebollizione. Fate cuocere per 30 min a fuoco medio aggiungendo altra acqua se necessario. Unite la mela sbucciata e tagliata a dadini, la marmellata di ribes, i pinoli leggermente tostati e l'uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida. Cuocere in tutto ancora qualche minuto.
Ah! Con questa ricetta partecipo alla Raccolta di Susina:

Cuori doppio cioccolato

Passato bene il fine settimana? Mi auguro si!
Vi presento oggi questi biscottini fatti per san valentino, ma tolta la forma a cuore sono buonissimi, per una merenda o anche per accompagnare il caffè. La ricetta è simile a quella di Sara, mi piaceva molto il fatto che avesse realizzato i suoi "bombottini" senza usare il burro.
Ma io ho aggiunto un ingrediente segreto... Ma va bè! A voi... Giusto perchè siete voi... Ve lo dico: Amedei la cioccolata in tazza. Ora vi spiego:

CUORI DOPPIO CIOCCOLATO

250 gr di Farina 00
100 gr di zucchero di canna
2 uova
50 gr di olio d'oliva
mezza bustina di lievito
100 gr di gocce di cioccolato fondente
3 cucchiai di preparato per cioccolata in tazza

Mescolare insieme i composti in polvere (farina, zucchero, lievito, preparato), unire poi le uova e l'olio. Per ultimo le gocce di cioccolato. Stendere l'impasto e disporlo su una pirofila da forno dandogli la forma desiderata.
Cuocere a 180 gradi 10 minuti, così resteranno morbidi.

Confettura al peperoncino

Più afrodisiaco di così? Vi piace il piccante? Allora provatela! Premetto che questa ricetta proviene dalle ricette di famiglia (la parte abruzzese) è una di quelle che mette a dura prova anche i più fanatici dei cibi piccanti.
Mi sembrava una ricetta adatta per augurarvi un buon San Valentino... Già! Io consiglio di accompagnarla con formaggi non troppo stagionati, ma anche in abbinamento a cioccolato fondente per un post cena... Che diventa inevitabilmente moolto piccante! ;)

CONFETTURA AL PEPERONCINO
200 gr di peperoncino fresco piccante
300 gr peperoni rossi
1 pizzico di sale
250 gr di zucchero semolato

I peperoni vanno tagliati a pezzettini dopo aver eliminato i filamenti bianchi interni e i semi, lo stesso va fatto con i peperoncini. Unire peperoni e peperoncini in una pentola con doppio fondo aggiungere lo zucchero, un pizzico di sale e cuocere il tutto almeno 30 min fino a che i peperoni non sono quasi sfatti. Con un frullatore ad immersione ridurre tutto a purea.Per chi è intollerante a qualche semino che potrebbe rimanere se non avete pulito bene i peperoncini all'inizio consiglio di usare un passaverdura (io non l'ho fatto). Cuocere ancora 30/40 min, per ottenere la densità che preferite, girando spesso. Mettere la marmellata nei vasetti sterilizzati.

Moelleux au chocolat noisettes

Si avvicina la festa degli innamorati, non è che sia una di quelle feste che amo, dato che la considero solo una fortunata trovata commerciale, ma è ancora inverno e fa freddo e la scusa della ricorrenze è il giusto pretesto per coccolarsi un po’. Come si fa a dire di no a questa torta cioccolatosa cremosa e servita leggermente tiepida?
Ho sperimentato con questa ricetta un altro nuovo acquisto di cui sono estremamente soddisfatta lo stampo a cuore.
Riguardo alla preparazione invece ho notato che ci sono moltissime varianti di questa torta, la mia è simile a quella di Elga ma io metto anche la base.

MOELLEUX AU CHOCOLAT NOISETTE

Per la base:
200 gr di biscotti secci
80 gr di burro

Per il ripieno:
200 gr di cioccolato noisette
80 gr di cioccolato fondente
200 gr di zucchero a velo
100 gr di burro
4 uova
1 pizzico di sale

Sbriciolare i biscotti sciogliere il burro e unirli insieme, con questo composto coprire tutta la base e i bordi dello stampo. Qui il quantitativo di burro dipende un po’ dal tipo di biscotto usato, se notate che la base non è abbastanza umida dovrete aggiungere più burro.
Sciogliere a bagno maria i cioccolati tritati finemente con il burro.
Dividere gli albumi dai tuorli. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale, sbattere i tuorli con lo zucchero a velo e rendendoli spumosi.
Unire il cioccolato fuso ai tuorli facendolo colare a filo mescolando. Ora incorporare delicatamente gli albumi con movimenti dall’alto verso il basso. Versare il composto sulla base di biscotti.
Infornare a 180° per 20 minuti, non di più perché se no addio ripieno cremoso!

I miei primi premi

Ora che sono stata fregiata di questi bellissimi premi, mi sento un pochino realizzata!
I miei primi premi!
Sono così felice!
Grazie a Pepe Rosa che me li ha donati.
Quindi dato che... Come sapete sono alle prime armi, ho visto che voi li avete donati ad altri blog! Lo stesso faccio io sperando di non sbagliare!
Io ho scelto:

Soufflè al formaggio


Buongiorno e quando dico buon-giorno lo dico per dirlo sul serio, dico un bel buon-giorno squillante allegro e pieno di tante cose belle... Soprattutto con un grande sorriso! Sono felice del mio nuovo acquisto, sto facendo questa raccolta oggi usciva il libro delle ricette del ristorante Da Caino (cioè di Valeria Piccini). Non vedo l'ora di avere un pò di tempo e sfogliarlo tutto con calma. Intanto vi racconto questa ricetta, non è della Piccini, ma di mia madre:

SOUFFLE' AL FORMAGGIO

1/4 di litro di latte
40 gr di burro
30 gr di farina,
3 uova
120 gr di Emmental
60 gr di parmiggiano reggiano
sale, pepe, noce moscata

Prima di tutto in un pentolino fare una besciamella: sciogliere il burro a fuoco basso, unite la farina mescolando con una frusta. Unite il latte e grattuggiateci poca noce moscata. Unire i 3 tuorli, mescolare e lasciar riposare finchè non diventa tiepida.
Montare gli albumi a neve, grattuggiate i fomaggi unire tutto quanto alla besciamella mescolando delicatamente. Per aggiungere gli albumi è necessario che con la spatola li incorporiate con dei movimenti dall'alto verso il basso.
Predere uno stampo per torte riempierlo d'acqua e sopra mettere lo stampo da ciambellone. Io non imburro lo stampo lo fodero con carta da forno, tagliando al centro l'eccedenza. Versate il composto (non deve superare i 2/3 dell’altezza). Cuocete nel forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35 o 40 minuti. Si possono anche usare cocotte individuali, cuocendo per circa 20 minuti.
Nel caso della ciambella, quando è cotta io la rigiro su un piatto,ma quando la impiattate servitela da lato della crosticina croccante. Senza perdere troppo tempo perchè un pochino si affloscia sempre.

Crema di verdure al rosmarino e paprika


Visto i giorni di pioggia, il freddo e l'inverno penso sempre che la sera ci sia più voglia di qualcosa di caldo. Quindi in questo periodo mi sbizzarrisco un pò con queste preparazioni.
Sapete cosa mi hanno detto, trovandosi davanti a questa zuppa? "A me il passato di verdure mi ricorda la guerra, per questo non lo mangio."
(.... RUMBLE RUMBLE... Il rumore del mio cervello!)
Tenendomi dentro quello che pensavo in quel momento, riguardo al mio ospite, appena iniziata la cena... Sorrido e faccio buon viso. Avete presente il gocciolone??
Apprezzo la sincerità! Cerco di dimenticarmelo e vado avanti con la cena fregandomene dell'infelice battuta!Con orgoglio vi presento comunque la mia creazione:

CREMA DI VERDURE AL ROSMARINO E PAPRIKA PICCANTE

1,5 litri d'acqua
2 patate
1 carota
1 cipolla
1 gambo di sedano
100 gr di foglie di bietole
1 cucchiaino di paprika piccante
Olio di olvia
Sale
Rosmarino
Parmigiano reggiano
Cracker di mais e riso o bruschette per accompagnare
Fare un brodo vegetale con sedano carota e cipolla. In padella cuocere le patate a pezzettini insieme a un rametto intero di rosmarino lavato. Aggiungere via via il brodo per stufare le patate, spezzetare le foglie di bieta e aggiugerle alle patate quando la cottura e quasi ultimata. Togliere il rametto di rosmarino. Finire di aggiungere il brodo e le altre verdure alla padella e passare tutto con il frullatore ad immersione per ottenere la crema. Aggiugere il parmigiano a piacere, il cucchiaino di paprika e mescolate.Un filo d'olio a crudo, delle foglioline di rosmarino solo per guarnire.Servire o con delle bruschette o con dei cracker al mais e riso.

Spaghetti calamari e topinambur

Ok lo ammetto è stato un esperimento... Ma se i carciofi con il pesce stanno così bene, xchè non sostituirli con il topinambur allora? Meraviglia delle meraviglie è venuto fuori un abbinamento che secondo me è davvero riuscito! Ve lo consiglio caldamente... Chissà chi lo avrà già proposto prima di me! Ad ogni modo io non lo conoscevo ed è stata una piacevole scoperta.
Buon inizio di settimana a tutti!
Per qualche info in più sul topinambur curiosate qui e anche qui.

SPAGHETTI CALAMARI E TOPINAMBUR

200 gr di spaghetti
150 gr di calamari
150 gr di topinambur pelati
zenzero fresco
cipolla, aglio
prezzemolo
olio d'oliva
sale

Pulire e pelare i topinambur facendoli a quadrettini. Cuocerli in padella con: olio, poca cipolla tritata e uno spicchio d'aglio schiacciato. Appena l'aglio comincia a dorare rimuoverlo e continuare a cuocere i topinambur stufando con l'acqua di cottura della pasta. Pulire i calamari tagliarli a striscioline. Quando il topinambur sarà cotto, schiacciarlo un pò con la forchetta, aggiugere i calamaretti e aggiustare di sale. Scolare gli spaghetti al dente cotti in acqua salata e ultimare la cottura in padella con il condimento aggiungendo una manciata di prezzemolo tritato e un zenzero grattuggiato.

Pizza bianca stracchino e bietole

Io credo che molti forni facciano una buona pizza bianca a Roma per la pizza c’è proprio l’imbarazzo della scelta, consigliatissimo è comunque il forno di Roscioli, nei pressi di Campo dei Fiori. Per me invece che vivo in zone più “marittime” di Roma quando sono alla ricerca di pizza bianca mi dirigo al Panificio Morelli (Via delle zattere 3,5 - 00121 Lido Di Ostia - RM). La sua pizza è simile a quella di Roscioli. E' una meta da aggiungere ai vostri indirizzi quando andrete al mare a Ostia e cercherete uno spuntino.
Vi propongo un antipastino con questa pizza… Sinceramente più che un antipasto per me è una vera e propria cena. So che molti la nostra pizza bianca la chiamano focaccia o schiaccia, qui a Roma si chiama sempre pizza!

PIZZA BIANCA STRACCHINO E BIETOLE

50 gr di piazza banca buona!
40 gr di stracchino
30 gr di bietole
5 mandorle pelate

Lessate le bietole. Quando sono cotte, lasciatele raffreddare scolate dall'acqua e formare una palla. Tagliate a parte che vi serve a pezzettini e conditela con olio e sale.
Scaldate la pizza in forno e tagliatela a metà spalmate lo stracchino e disponete sopra le bietole. Tagliate a quadrotti la pizza farcita e per ogni pezzettino mettere dentro una mandorla.
Mangiare calda.

Risotto zucca e uva sultanina

Continua la saga della zucca… Oggi un grande classico. Non vedevo l’ora di provare il mio nuovo acquisto! Finalmente ho preso gli anelli coppapasta e finalmente con questa ricetta li ho potuti usare. Avevo già accennato alle proprietà della zucca. Riguardo all'uva sultanina, ho letto che anche essiccata mantiene tutte le proprietà dell'uva, ma, chiaramente aumenta molto il contenuto calorico. È ricchissima di sali minerali presenti soprattutto nella buccia (potassio, fosforo, magnesio, calcio, fluoro), di vitamine A, B1, B2, C e di zuccheri (glucosio e fruttosio). E' depurativa, disintossicante, tonificante, ricostituente. E' altamente digeribile ma essendo molto calorica sarebbe meglio non consumarla dopo pasti "impegnativi".

RISOTTO ZUCCA E UVA SULTANINA
200 gr di riso Vialone nano
200 gr di zucca
1 cipolla
1 manciata scarsa di uva sultanina
1l di brodo vegetale (sedano carota e cipolla)
Olio d’oliva
Sale e pepe

Far ammollare l’uvetta in acqua. Tagliare la cipolla finemente e metterla in una padella grande con l’olio. Appena comincia a friggere aggiungere il brodo e la zucca tagliata a quadretti. Dopo qualche minuto di cottura aggiungere il riso e comiciare a tostarlo, appena il riso diventa trasparente cominciare ad aggiungere il brodo. Verso la fine della cottura aggiugere l’uvetta tagliata grossolanamente al coltello. Aggiustare di sale e pepe. Inpiattarlo con un anello coppapasta, attenzione per farlo in questomodo è necessario che il riso sia abbastanza asciutto e che abbia assorbito bene il brodo.
Guarnire con un filo l’olio e altra uvetta.

Mini Crostatine lemon curd e marmellata di visciole

Roma e giornate grige… Non se ne può più! Io a modo mio cerco di consolarmi e allora oggi coccole dolci, dolcissime. Queste crostatine sono al secondo posto tra i dolcetti preferiti di Ale. Sarà perché si mangiano con un morso, sarà perché la crema al limone ci riporta con il pensiero e belle giornate di sole. Del lemon curd ne avevo già parlato, con la variante al timo e anche della frolla friabile, ora provate a mettere insieme le due preparazioni. Ho visto che usualmente con il limone si mette la fragola io credo che le visciole siano anche meglio per il loro gusto delicato e retrogusto “amarenoso” selvatico. Provate fatemi sapere.

MINI CROSTATINE AL LEMON CURD E MARMELLATA DI VISCIOLE

Per il Lemon Curd tradizionale:
1/2 bicchiere di succo di limone (100 ml)
200 gr di burro
150 gr di zucchero
3 uova
2 limoni biologici (la scorza grattugiata)
1 cucchiaio di fecola di patate
In un pentolino a bagno maria scigliete il burro aggiungete lo zucchero, le uova leggermente sbattute, il succo e la scoza di limone insieme alla fecola. Ne pentolino a bagno maria proseguita la cottura mescolando tutto fino a che la crema non si addensa.

Per le frolle leggere:
250 gr farina 00
80 gr di zucchero di canna
80 gr di olio d'oliva
50 gr di acqua calda
1 bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di 1/2 limone
Usate questo procedimento.
Sistemata la frolla negli stampini imburrati, mettere sopra uno strato di marmellata. Cuocere in forno a 180° per una decina di minuti. Lasciar freddare un po’ e spalmare sopra il lemon curd, guarnire con una visciola intera sopra.

Crema di lenticchie, topinambur e arancia

Ho visto in giro diverse ricette con il topinambur in abbinamento con l’arancia, in effetti sono ricette di pesce. Ma nella mia testolina come al solito frullava altro. E’ venuta fuori questa crema… Dal gusto particolare ma che ho trovato davvero buona.

CREMA DI LENTICCHIE, TOPINAMBUR E ARANCIA

200 gr di lenticchie di Castelluccio di Norcia
3 topinambur piccoli
1 l di brodo vegetale (sedano carota e cipolla)
1 arancia
1 grattata di zenzero
1 grattata discorza d’arancia
2 semi di cardamomo tritato
Olio d’oliva
Sale
Preparate un brodino vegetale bello ristetto. Lessate le lenticchie in acqua salata. Tagliare il topinambur a quadretti dopo averlo sbucciato e farlo cuocere in padella con olio, una grattata di zenzero e di scoza d’arancia. Pelare un’arancia a vivo e aggiungerla al topinambur. Lasciare che si sciolga e che formi una sorta di crema. Stufare via via il topinambur con l'aggiunta del brodo vegetale, fino a che non sarà cotto. A questo punto aggiungere le lenticchie e ridurre la zuppa a crema con l’aiuto del frullatore ad immersione. Aggiustare di sale. Aggiungere il cardamomo tritato. Servire con un filo l’olio sopra.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mika “Lenticchie e Co

Castagnole al rum


Ho preparato questa ricettina
e ora la posto per Carolina,

chiedo che la mia richiesta venga accolta
per partecipare alla sua raccolta.

Che è quella speciale,
si, proprio di "Carnevale"
quella in cui "ogni ricetta vale!"

Le castagnole ho preparato
ma una variante mi ha stregato
con il rum l'ho mascherata
e spero che sarà la ricetta fortunata.

Fortunata come me
che ho trovato un'amica come te!



CASTAGNOLE AL RUM

200 gr di farina 00
200 gr di ricotta
100 gr di zucchero a velo
50 gr di burro
2 cucchiai di rum
100 gr di latte
1/2 bustina di lievito
la scorza di un arancia
olio per friggere
zucchero semolato per decorare

Nel burro a temperatura ambiente ho incorporato lo zucchero a velo setacciato, la ricotta, la scorza grattugiata dell’arancia e il rum. Nell'impastrice ho messo la farina e il lievito e poi ho unito l’impasto di ricotta e zucchero cominciando a mescolare ed aggiungendo il latte. Quando l'impasto sarà pronto, spegnete l'impastatrice e formare delle palline buttarle nell'olio già bollente per qualche istante, scolarle su carta assorbente, passarle nello zucchero.
Io, lo ammetto non le ho fritte però! Le ho passate al forno 180° per circa 15 min (per questo sono venute così chiare). Ma il come cuocerle è a vostra discezione.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta A Carnevale ogni ricetta vale!

Crepes Ricotta e Spinace e... TUTTO AL FORNO


Forza non è poi così pesante il lunedì! Lo dico più a me stessa che altro ;)
Ho qui una bella ricettina di quelle che fa ingrassare solo a leggerla! Ma la mia migliore amica mi diceva sempre “Mejo un sorriso in più che un kilo in meno!”, io approvo! EHEHEH! E poi bisogna pur consolarsi dal lunedì no? Per queste crespelle Ale va matto! Questa è la ricetta di mia nonna. Il segreto è la cottura delle crepes, infatti bisogna lasciarle belle bianche perché in forno non si secchino.

Per le crepes:
125 g. di farina
2 uova
250 ml. di latte
5 gr di sale

Per il ripieno:
600 gr di spinaci
30 gr di burro
200 gr di Emmental
200 gr di ricotta
40 gr di parmigiano reggiano
Sale
Fiocchetti di burro da mettere sopra

X fare le crepes:
( E se ne fate qualcuna in più… Lasciatela per dessert!)
In una ciotola sbattere le uova con il sale, unire la farina ed il latte freddo via via, senza che si formino grumi. Prendere la padellina per le crepes, io ho quella da 18 cm e ungerla con un tovagliolo di carta imbevuto di olio. Mettere la pastella quando la padella è calda appena si stacca un pochino girarla.

X preparare il ripeno:
Lavarti e puliti gli spinaci tagliateli al coltello, metterli in padella con sale e olio, per 10 minuti. Ultimare la cottura con il burro. Versare in una ciotola la ricotta e unirvi il sale, di parmigiano grattugiato e l’emmental a fili sottili (io l’ho tagliato con il robot da cucina). Incorporare al composto gli spinaci e mescolare fino ad ottenere un insieme omogeneo.Mettere una striscia di ripieno al centro d'ogni crespella, avvolgerle a forma di cannellone e disporle in una pirofila imburrata, sopra mettere dei fiocchetti di burro, infornare a 200° per circa 15 minuti.
Ah! Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Stefy "Tutto al forno"


Fusilli con mousse di borlotti e zucca saltata



Se si mangia la minestra di zucca con i fagioli… perchè non la pasta mi sono chiesta? Allora ho provato… Il risultato è stato buono! Quindi ve lo propongo. Oggi sono particolarmente felice dopo qualche acquisto “cuciniero” che ho fatto ieri ma non anticipo niente lo vedrete nei prossimi giorni…

FUSILLI ALLA MOUSSE DI BORLOTTI E ZUCCA SALTATA

200 gr di fusilli
200 gr di zucca
150 gr di fagioli borlotti
Olio d’oliva
Sale
½ cipolla
1 spicchio d’aglio

Tenere a bagno i fagioli secchi per una notte e il giorno dopo cuocerli in acqua salata. Mentre mettiamo a bollire l’acqua salata per la pasta, prepariamo la zucca. In una padella far stufare appena la cipolla tritata finemente e uno spicchio d’aglio quindi far saltare in padella la zucca tagliata a dadini, togliere l’aglio e lasciar cuocere 15 minuti mescolando di tanto in tanto. Prendere i fagioli, salarli e metterli in un bicchiere adatto per il frullatore ad immersione, ridurli a purea. Se rimangono troppo asciutti aggiungere un filo l’olio. Quando la zucca avrà ultimato la cottura aggiungere la purea di fagioli in padella mischiandola con la zucca. Scolare i fusilli al dente e saltarli nella padella con il condimento per un minuto.
P.s. Grazie ad Ale che mi ha modificato la foto che vedete! Miglirandola notevolmente! Bacio!