Gazpacho Salmorejo

Quando sono buone in estate le zuppe da mangiare fresche? Tra le tante qual'è la zuppa fredda per eccellenza? Si, il gazpacho. Nasce in Andalusia e ne esistono tantissime versioni, ci si sbizzarrisce nell'uso delle verdure (sempre aggiunte crude) e delle spezie. Io, preferisco la versione salmorejo: più pane, niente peperoni e di una consistenza più grossolana che conferisce a questa zuppa fredda un tipico colore rosa. Questa zuppa è caratteristica in particolare della città di Cordoba. Io ho provato a farla tante volte (non la servo però con il ghiaccio) ogni volta uso un ingrediente diverso e la modifico :)
Stavolta l'ho servita lasciando dei pezzetti di cetriolo intero in fondo al bicchiere in modo che la zuppa abbia la sua parte croccante, normalmente questa viene data da dei crostini di pane, ma in questo caso aggiungere ulteriore pane mi sembrava troppo. Alla fine dei conti, non trovate che il gazpacho ricorda la nostrana panzanella??
In effetti conserva tutti i profumi e gli odori tipici mediterraei, il gazpacho si contraddistingue per la semplicità della sua esecuzione, è solo un assemblaggio di ingredienti in effetti.

GAZPACHO SALMOREJO
2 pomodori
200 gr di pane raffermo
1 cetriolo medio
basilico
olio evo
sale
basilico
2 cucchiai di aceto di vino
5/6 capperi dissalati
Qualche goccia di tabasco (se piace)

Frullae tutti gli ingredienti insieme usando solomente mezzo cetriolo. L'altra metà tagliarla a pezzetti e metterla sul fondo del bicchiere. Aggiungere un paio di cucchiai di aceto di vino (ma è a gusto personale) e salare.
Versare nelle coppe il composta sopra ai cetrioli. Conservare in frigo un ora prima di servirlo, ben fresco. Chi lo gradisce può, in aggiunta, mettere qualche goccia di tabasco.

Con questa ricetta partecipo alla racconta di Marsettina e Lory:


Farfalle con zucchine croccanti alla menta, pachino e ricotta


Mi sto proprio dando alle zucchine eh? Che volete in estate amo mangiarle cotte, crude, saltate... Davvero in tutti i modi! Infatti mi sono sbizzarrita davvero in questi ultimi tempi.
Ma questo primo piatto ve lo devo proprio raccontare perchè è stata una scoperta davvero positiva.
Torno a parlare di menta questa volta dopo la glaciale ho usato la piperita, meno forte ma ugualmente aromatica forse preferibile per le peparazioni calde. Quanto sta bene la menta con le zucchine? Ho scoperto questo fantastico connubio e ora non lo mollo più. Mi piace troppo! Ancora più azzeccato se le zucchine sono usate in versione croccante, insomma fritte, la menta rinfresca la bocca e il palato ad ogni boccone.

FARFALLE CON ZUCCHINE CROCCANTI ALLA MENTA, PACHINO E RICOTTA

200 gr di farfalle
2 zucchine
8 pachino
ricotta q.b. (2 cucchiai circa)
olio evo
sale
farina
olio per d'arachidi
foglie di menta
parmigiano reggiano grattuggiato

Tagliare le zucchine a rondelle infarinarle e buttarle nell'olio caldo per farle dorare. Scolarle belle croccanti e salarle solo alla fine, per lasciarle croccantissime.
Tagliare i pachino in una padella ampia con l'olio evo e farli appassire e scioglierci in mezzo la ricotta. Aggiungere la menta tagliata grossolanamente a mano e salare.
Non aggiungerne troppa ricotta ma solo il necessario per formare un pò di sughetto per amalgamare, il tutto, altrimenti quando si aggiungeranno le zucchine perderanno di croccantezza.
Scolare le farfalle e saltarle in padella con la ricotta e i pachino solo alla fne aggiungere le zucchine ma non fìlasciarle ammollare troppo. Servire subito e ... aggiuntere anche una spolverata di parmigiano sopra.
Con questa ricetta e quest'altra: polpo in insalata di zucchine e pesto di basilico rosso al pistacchio partecipo al concorso del blog pasticci & pasticcini:

Bento teriyaki di fine primavera

Prometto ultima ricettina con ingredienti ancora primaverili, ma era un pò che non postavo un nuovo o-bento e come qualcuno sa, sono una delle cose che adoro preparmi.
Volete mettere andare al mare... Con il vostro bellissimo lunch box fresco e salutare mentre gli amici si mangiano il panino con la cotoletta del bar???
Probabilmente c'è chi non mi invidia felice di mangiare il panino con la porchetta pure al mare! Va bè questione di gusti (...o questione di amici ?) :)
Mi chiedevo inoltre... ma a Roma possibile che non ci sia ancora nessuno che offre un servizio delivery di Bento box per pranzo? Chi è che vuole entrare nel busines con me?
Ad ogni modo non scrivo una vera ricetta oggi ma vi racconto solo il mio pranzo.

BENTO TERIYAKI DI FINE PRIMAVERA

Pollo teriyaki al sesamo
Insalatina con pomodoro e olive taggiasche
Fragole al balsamico (questo)

Marinare il pollo e condirlo secondo la ricetta. Condire l'insalata con qualche pomodoro le olive olio e sale, se vi piace un poco di origano.
Condire le fragole con un cucchiaino di aceto balsamico, mescolare bene. Prendere il contenitore in plastica per il ghiaccio metterlo in borsa insieme al bento e via al mare!

Un in bocca al lupo a tutti coloro che domani affrontano gli esami di maturità.

Pane integrale alle noci e miele con lievito madre

Ammetto che questo pane è l'esperimento meglio riuscito tra i miei tentatitivi di far il pane con la pasta madre.
Appena sfornati i 3 panetti, uno è finito all'ora di pranzo gli altri 2 a cena! Vi state chiedendo con cosa l'abbiamo mangiato a cena? Bè con questo gorgonzola al cucchiaio. Non ve lo racconto nemmeno! :)) Insomma un vero successo! Una cenetta così la ripeterei tutte le sere! :)
Conoscevate quella leggenda metroplitana? Secondo la quale mangiare 1 o 2 noci al giorno farebbe bene alla pelle?
(cit. :"Fa bene alla pelle, fa bene ai capelli, certo se t'ha magni è molto mejo"*).
Bè non so se poi questo abbia una rilevanza scientifica o no. Ma che le noci facciano bene per il sistema cardiocircolatorio pare sia proprio vero! Qui, qui e qui si dice che riescano a pulire le arterie e siano di aiuto per combattere il colesterolo.
Certo le noci non sono proprio dietetiche se si pensa che per 100 gr siamo sulle 660 Kcal... Ma come tuta la frutta secca è anche una buona fonte di omega 3. Se si cerca di tenere un alimentazione sana e varia è giusto aggiungere qualche noce.

PANE INTEGRALE ALLE NOCI E MIELE CON LIEVITO MADRE

200 gr di farina manitoba
150 gr farina integrale
200 gr di acqua tiepida
125 gr di pasta madre rinfrescata (7,5 gr di lievito di birra)
100 gr di noci
1 cucchiaio scarso di sale
1 cucchiaio di miele d'acacia

Sciogliere il lievito madre (o quello di birra) nell'acqua tiepida. Unire le farine sulla spianatoia formare una fontana e incorporare il liquido. Impastare bene fino ad ottenere un impasto liscio e teso. Aggiungere le noci tritate grossolanamente al coltello e impastare ancora formando una palla. Mettere l'impasto in una ciotola coperta con un canovaccio e lasciar riposare 8-12 ore. Se lo impastate la sera lasciatelo tutta la notte a riposare ( se è una serata estiva eccessivamente calda è meglio comunque metterlo in frigo).
La mattina date al pane la forma che desiderate. Panini o pagnotta e lasciate lievitare ancora 2 ore. Dopo accendere il forno a 220° riscaldatelo e adagiate il pane sulla placca bollente risporta da carta forno. Cuoce in 40 minuti.
X il lievito di birra: Lasciar lievitare fino al raddoppio (5-6 ore) poi formare i panini.

Omelette di asparagi ed erbe di Provenza

Buona prima settimana d'estate a tutti! Quest'anno la bella stagione è iniziata con 2 belle giornate di pioggia... Ma poco male io tanto sono di studio questo periodo! :) Almeno stando a casa non devo invidiare chi sta al mare!
Approfitto oggi per postare questa ricetta con gli asparagi che chiude un pò il capitolo di questa vedura primaverile. Circa la differenza tra frittata e omelette, potete consultare quello che ci spiega Le Franc Buveur. L'omelette semplice, viene cotto da un solo lato e ripiegato poi su se stesso a differenza della frittata. Inoltre le uova sbattute vengono poi cotte chiaramente nel burro e non nell'olio d'oliva. Sarà a gusto di chi prepara l'omelette dargli la cottura che predilige, se si preferisce lasciare la parte superiore morbida e leggermente liquida o si preferisce cuocerlo di più. Anche la farcitura è a piacere chiaramente io vi suggerisco la mia versione (una della mie preferite!) in cui ho usato "Erbe di Provenza", si trovano in commercio se no potete anche decidere per il fai da te, e asparagi.
Questa preparazione evoca inequivocabilmente il ricordo del libro di Tabucchi ( hai perfettamente ragione Enrico!) e immagino Pereira al suo tavolo del Cafè Orquidea con Omelette e limonata!

OMELETTE AGLI ASPARAGI ED ERBE DI PROVENZA (x2)

4 uova
1 nocciolina di burro (6 gr)
20 asparagi
Erbe miste di Provenza

Pulite gli aparagi dalle parti dure, con un pelapatate.
Legate gli asparagi a mazzetto lessarli in un contenitore stretto e lungo pieno d'acqua ma che lasci scoperte le punte. A seconda della grandezza degli asparagi dopo 20 minuti circa saranno cotti.
Sbattere le uova e scaldare una padella con il burro. Quando il burro sarà sciolto, distribuitelo su tutto il fondo della padella, versare la uova (2 per ogni omelette). Appena i bordi si rapprendono sollevare i lembi per far scivolare la parte liquida verso i lati. Appena l'omelette avrà raggiunto la cottura desiderata aggiungere sulla superficie le erbette cuocere ancora un attimo e togliere dalla padella dispore al centro gli asparagi. A questo punto ripiegare l'omelette su di essi, come ad avvolgerli. Proseguite così anche con il secondo omelette.
Adesso mettete come sfondo Lisbona e dissetatevi con una limonata fresca!

Confettura di albiccoccche e limone al profumo di cardamomo

confettura di albicocche, limone e cardamomo2

Chi come me ha in giardino un albicocco sa bene come funziona... Quando abbiamo voglia di mangiarle, non sono ancora mature, ma appena sono pronte sono talmente tante che la voglia sparisce dopo 2 mangiate. Quindi via libera a marmellate e preparazioni di tutti i tipi.
Mi sarebbe piaciuto dire bè... "Per la mia marmellata ho usato la ricetta di Christine Ferber e ho impiegato 2 giorni a farla perchè è necessario lasciarla riposare una notte e poi cuocerla nuovamente il giorno successivo, con quantitativi di zucchero notevoli" ... SISI... E mi sarebbe piaciuto anche dire di aver fatto come lei: farsi in casa la pectina, dalle bucce degli agrumi (complienti!)
Io la mia marmellata l'ho fatta con il banalissimo fruttapec. Che poi non è così male se vi piace una marmellata abbastanza gelatinosa e consintente, non fluida. Secondo me il risultato è buono. AH! però ho usato il limone come la Ferber! :)) Non vale eh? Pazienza! Io ho impegato si e no un ora di tempo.

CONFETTURA DI ALBICOCCHE E LIMONE AL PROFUMO DI CARDAMOMO

1 Kg di albicocche mature (pesate con i noccioli)
4 limoni (200 gr di succo)
350 gr di zucchero
1 bustina di fruttapec 3:1
la scorza grattata di 1 limone
5 bacche di cardamomo

Pulire la frutta, tagliare le albicocche a pezzettoni, unitele al succo di limone. Adesso se volete che la marmellata non abbia i pezzi di frutta interi passate tutto con un frullatore ad immersione, altimenti lasciatela così (come ho fatto io). Mettete tutti gli ingredienti in una pentola, compresi zucchero, la scorza di limone e il fruttapec. Schiacciate in un mortaio le bacche di cardamomo e riducetele in polvere. Aggiungete anche queste in pentola. Cuocere 5 minuti, seguendo le istruzioni sulla confezione. Mettere in vasetti sterilizzati e capovolgerli.
Ah! Devo ringraziare Lady Cocca per i bei premi che mi ha regalato! Grazie cara!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Solidea AAA Cardamomo cercasi

Qui trovate la sua raccolta.

Polpo in insalata di zucchine e pesto di basilico rosso al pistacchio

Il basilico rosso è una delle new entry tra le mie piantine aromatiche. Che differenza ha rispetto al normale basilico verde? A parte il colore, se si sfega una foglia tra i polpastrelli si sente un certo profumo fresco, si, di basilico... chiaro! ...Ma anche di anice. Quando ho scoperto questa magia fatta di colori e profumi, credo di avere guardato chi me l'ha fatta scoprire con gli occhi di una bambina... Ma poi la mente già immaginava e diceva:
PESTO! Pesto! Pesto! :)) Povera piantina! Anche questa sarà martoriata temo! Come un'altra vecchia conoscenza. Poi facendo un giro trai vari siti internet per leggere qualcosa in merito a questa piantina violacea, incappo qui, dove legge "rimedio naturale contro lo stress" pare che un consumo giornaliero delle sue foglie aiuti proprio a ad abbassare i livelli di stress e a calmare eventuali implosioni emozionali. In più aiuta le difese immunitarie. Secondo alcuni studi è migliore del Ginseng ed Eleuterococco.
Allora il pesto è bene farselo sul serio... :)
AH! Se vi state chiedendo come ho fatto a fare le stelline con le rondelle di zucchina, il cutter è a forma di fiore di Sakura giapponese che si usa per i bento (lo trovate on line).

POLPO IN INSALATA DI ZUCCHINE E PESTO DI BASILICO ROSSO AL PISTACCHIO (X4)

1 kg polpo fresco
2 zucchine bio
2 carote
10 foglie di basilico rosso
1/2 limone
5-6 pistacchi di Bronte
olio evo
fiocchi di sale

Cuocere il polpo in una pentola con abbondante acqua e mezzo limone spremuto e messo nell'acqua con tutta la scorza. Sarà necessaria un ora per cuocerlo in modo che sia morbido. Affondando la forchetta deve risultare tenero in tutte le sue parti.
Scolato il polipo. Tagliarlo a pezzi e pulirlo dalle parti nere (a me non piacciono ma c'è chi le lascia). Tagliate a stiscioline le carote, dopo avere pelate e le zucchine dopo averle lavate. Io ho usato il robot per ottenere i filamenti. Aggiungere le verdure al polipo.
In un mortatio pestare le foglie di basilico con l'olio il sale e i pistacchi, quando otterrete un composto grossolano ma ben amalgamato versare sul polpo e condire. Eventualmente aggiungere altro olio e sale. Guarnire con zucchine e foglie di basilico

Hamburger di tofu, miso e carote

Aprire il frigo scoprire un panetto di tofu prossimo alla scadenza e sapere che tra i commensali c'è chi (mio Papà) dire che non ama il tofu è un eufemismo... E' una di quelle situazioni da grattacapo... Cosa inventarsi? Avevo visto fare da Simone Rugiati questi hamburger, che da tanto tempo volevo provare, ma chiaramente avevo dimenticato la ricetta come fatta da lui in tv. :) Quindi ho sfruttato quello che avevo in casa e quel poco che ricordavo, per fare questi hamburger vegetali. Non pensavo che sarebbero venuti così gustosi all'inizio in effetti. Invece li ho trovati davvero saporiti e leggeri. Proprio da rifare! Li ho serviti come piatto unico con contorno di insalatina e sono piaciuti a tutti, anche a chi non sopporta il tofu, ma si ritrova con una figlia che cerca di propinarglielo sempre, per ridurre un pò il consumo di carne! :)

HAMBURBERG DI TOFU, MISO E CAROTE (x 4)

500gr di tofu
400gr di carote grattuggiate
2 cucchiai di prezzemolo
2 cucchiai di miso
semi di sesamo
2 cucchiai di olio
sale
pepe
Pan grattato q.b.

In un mixer da cucina tritate le carote, aggiungete il tofu scolato.
In un scodella amalgamare al tofu e le carote il pan grattanto poco per volta, in modo da valutarne la consistenza. Deve rimanere sufficientemente morbido tanto poi una volta cotto si rapprenderà ancora. Aggiungete il prezzemolo tritato aggiustare di sale e mettere un pò di pepe. Andateci cauti conil sale che il miso è giù molto saporito di per se.
Intanto fate scaldare in una padella l'olio, il miso, e due cucchiai di sesamo , quando si saranno tostati i semi e il miso si sarà amalgamato bene, cuocervi gli hamburger che avrete formato all'interno di dei coppapasta. Mettendo tutto il coppapasta in padella. Cuocere un paio di minuti per lato. Guarnire con altri semi di sesamo tostati prima di servire.
Se volete accendere il forno si possono cuocere anche lì a 200° per 15 minuti, finche non saranno ben dorati.

White chocolate cheesecake with mixed berries

100 esimo post!

... Accidenti il tempo è volato e mi trovo già a quota 100. Inevitabile un piccolo bilancio e anche se sarò banale, mi sento di dover ringraziare ognuno di voi: che mi ha letto, che mi ha scritto e che è stato così gentile da accomodarsi nella Kitty's Kitchen e accorgersi di Elisa che si nasconde dietro ogni piatto fotografato! Grazie di cuore a tutti voi!
Passiamo alla ricetta x festeggiare! Fa caldo quindi una torta che non va in forno è la cosa ideale.
Poi c'è chi aveva voglia di frutti di bosco... :)
Parte il giro dei supermercati e fruttivendoli della zona per trovare dei frutti di bosco o almeno dei mirtilli o delle more freschi! Invece niente, era la giornata sfortunata, quindi via al supermercato e acquisto busta mix congelato. Non avevo mai provato a prenderli ma mi sono trovata bene devo ammetterlo! L'idea del cioccolato bianco invece dello zucchero a velo è stata presa da lei

WHITE CHOCOLATE CHEESECAKE WITH MIXED BERRIES
(Stampo apribile da 22 cm)

Per la base
250 gr di biscotti digestive
75 gr di burro danese
mandole a filetti

Per la crema
250 gr di formaggio morbido spalmabile (phildelphia)
200 gr di cioccolato bianco
250 ml di panna fresca
2 fogli di gelatina

Per la salsa
300 gr frutti di bosco misti (io congelati)
200 gr di marmellata di fragole (io: questa)
100 ml di acqua
2 fogli di gelatina

Foderare il fondo dello stampo con della carta forno.
Frullare i biscotti e aggiungere il burro morbido, insieme alle scaglie di mandorle. Mescolare. fomare una base all'interno dello stampo schiacciando il composto con le mani. Lasciar riposare in frigo.
Ammorbidire la gealtina in acqua, scaldare 4 cucchiai di panna in un pentolino e lasciar sciogliere la gelatina. La restante parte della panna andrà montata e aggiunta al composto di formaggio e cioccolato bianco fuso, con movimenti circolari dall'alto verso il basso. Aggiungere anche la panna con la gelatina sciolta dentro . A questo punto la crema è pronta e potrà essere versata all'interno dello stampo.
Lasciar riposare in frigorifero 3 ore.
Preparare la salsa sciogliendo in un pentolino la marmellata con un goccio d'acqua e i frutti i bosco scongelati. Mescolare e aggiungere gli altri 2 fogli di gelatina precedentemente ammollati in acqua. Lasciar intiepidire.
Versarela salsa sulla crema in modo che si mescoli e con un cucchiaio aiutarvi mescolare leggermente. Non troppo altrimenti sparisce l'effetto "variegato" e diventat tutto un composto rosa. Attendere almeno altre 4 ore che si solidifichi il tutto.
Se volete che la salsa faccia da topping dovrete far riposare in frigo la torta almeno 6 ore e aggiungere un foglio di gelatina in più alla crema.

Olio al peperoncino fresco di Cayenna

Olio al peperoncino

Mr. Peperoncino rosso di Cayenna, acquistato e coltivato pazientemente in giardino è annoverato nella categoria dei peperoncini "molto piccanti" anche se non è tra i più piccanti del mondo, per i quali ricordo l'Habanero.
Il nome deriva dalla città di Cayenna nella Gujana francese e il termine "cayenna" viene spesso usato per indicare qualsiasi tipo di peperoncino, della stessa famiglia è anche il notissimo pepe.
Per il grado di piccantezza potete guardare qui la gradazione sulla scala di Scoville.
I modi di conservare il peperoncino sono principalemte due: seccarlo, o mettelo in barattoli. Io ho deciso per il secondo tipo, quindi fondamentale in questo caso è: l'OLIO. Extravergine d'oliva premuto a freddo. Per quel che mi riguarda (già decantate origini abruzzesi di mia madre) noi lo facciamo con le nostre olive nella zona del Chietino.

OLIO AL PEPERONCINO FRESCO DI CAYENNA (1 barattolo)

100 gr peperoncini rossi di Cayenna freschi
3,5 dl di olio extravergine di oliva
sale

Prima di fare tutte le operazioni è consigliabile usare dei guanti e star bene attenti agli occhi.
Tagliare a pezzi i peperoncini freschi e disporli su una teglia da forno, salarli lasciarli evaporare in modo che perdano l'umidità, usando il forno al minimo con lo sportello aperto. Lasciarli così un ora abbondante, senza farli cuocere però.
questo perchè non debbono cuocere ma solo deumidificarsi.
A questo punto raccogliere tutti i peperoncini in un barattolo e coprirli con l'olio extravergine lasciando un centimetro di aria.
Chiudere bene i barattoli e inserirli in una pentola con doppio fondo piena di acqua. Lasciar bollire i barattoli per almeno 20 minuti.
Dopo una settimana si possono consumare, usando questo procedimento il barattoli non sono a rischio botulino e muffe, a patto di rabboccare l'olio quando i peperoncini cominciano a 'scoprirsi'. Nel senso che i peperoncini devono sempre essere coperti dall'olio perchè non vadano a male.

Focaccia alle olive con pasta madre

Buon lunedì!
Era da tempo che guardavo la focaccia di Paola: zeppole & panzarotti pensando di rifarla... Come al mio solito però comincio con un idea e finisco a fare tutt'altro. I pachino si sono traformati in olive e poi ho messo in atto qualche rivisitazione qua e la...
Il segreto per questa focaccia è scegliere delle buone olive non eccessivamente salate, ecco quelle da evitare sono quelle in barattolo già denocciolate! Io ho preso delle olive verdi e pazientemente (con questo barbatrucco) mi sono messa all'opera. La focaccia resta abbastanza sciapa usando questo impasto, ma le olive conferiscono la giusta sapidità, il sapore nn è comunque assimilabile a quello della pizza resta molto 'tipo pane' ed è una perfetta alternativa a questo.
Provate a mangiarla con un patè, magari di olive e capperi....

FOCACCIA ALLE OLIVE CON PASTA MADRE

600 gr di farina 0
200 gr di semola rimacinata di grano duro
250 gr di pasta madre
400 gr acqua tiepida
200 gr di patate bollite e schiacciate
150 gr olive verdi private del nocciolo
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiaini di sale
sale

Tirare fuori dal frigo la pasta madre, rinfrescata la sera precedente e attendere un ora che si attivi. Dopo scioglierla nell'acqua tiepida.
In una ciotola unire le sue farine con la pasta madre, e le patate schiacciate, il sale, l'olio impastare bene prima dentro la ciotola poi sulla spianatoia infarinata.
Lasciar lievitare questo impasto 5 ore avvolto in un canovaccio.
Trascorso il tempo necessario alla lievitazione (non aspettatevi che raddoppi), prendere l'impasto stenderlo sulla spianotia infarinata e impastare nuovamente 2 o 3 minuti, unendo le olive che avrete denocciolato e condito con olio e sale.
stendere l'impasto in una teglia da forno oliata e lasciarla lievitare 2 ore ancora a forno spento.
Dopo cuocerla a 200° nella parte alta del forno fino a che non sarà dorata, io ho impegato 50 minuti.

Il simpaticissimo Jajo del blog Viaggi, cucina e... Io mi ha passato un meme.Grazie per aver pensato a me!!
... E un grazie va anche a Unika del blog: I piaceri della vita per avermi donato questo premio bellissimo:


Cous cous di verdure con menta glaciale e sesamo nero

Quando qualcuno regala una bella pianta di menta glaciale, da tenere in giardino, ad un foodblogger. Il foodblogger:
1- La vede già insieme al cioccolato in un after eight
2- Comicia a staccare foglie per annusarle insieme a quel vasetto di capperi in dispensa
3- Crede che facendoci uno sciroppo potrebbe usarlo per tutto l'inverno in tante ricette
4- Prima di martoriare la povera piantina decide di fargli una foto quando ancora è ben integra...
Succede anche a voi?
Allora non mi devo preoccupare se la bella piantina che mi è stata regalata con tanto affetto comincia a non avere più le sue belle foglioline no?
Un volta l'avevo usata qui, ma adoro il suo profumo anche solo per aromatizzare la carne o qualche primo piatto. Dato che ho visto che Onde, aveva usato della menta anche per le zucchine e l'abbinamento mi è piaciuto ho preso spunto per un cous cous, estivo.

COUS COUS DI VERDURE CON MENTA GLACIALE E SESAMO NERO

200 gr di cous cous semintegrale di grano duro
lo stesso volume di cous cous di brodo vegetale
2 zucchine
2 carote
1 rametto di menta glaciale
sesamo nero
olio evo
sale

La cosa fondamentale per il cous cous è non dar retta ai pesi scritti sulla confezione secondo me!
Ogni volta che ho rispettato quelle dosi il cous cous mi è venuto un terribile pappone. Quindi
una volta che è stato preparato il brodo vegetale (sedano carota cipolla e patata) aggiugerlo al cous cous. Il volume deve essere lo stesso. Secondo me è sempre meglio un pò meno brodo, che in più. Aggiungere un cucchiaio di olio e sale mescolare e sgranare con le dita i grani di cous cous. Lasciarmi freddare e grattare a striscioline le carote e le zucchine ben lavate.
Per le zucchine, dato che io le ho usate crude, non ho eliminato l'inteno bianco. Tagliare finemente la menta unire alle carote e alle zucchine e condire con olio e sale.
Aggiungere le verdure e la menta al cous cous e una volta tostato in una padella antiaderente il sesamo unire anche questo.
Guarnire con un foglia di menta... Adesso con la vostra insalata di cous cous glaciale... Potete anche andare al mare! :))
...A meno che qualcuno per sbaglio non vi abbia preparato per pranzo la polenta! :)