Limoni confit con alloro e rosa canina

limone confit

Perchè non restare in tema di tajine e cucina marocchina? Un elemento sicuramente utile alla preparazione di una tajine è il limone confit. Ricetta forse conosciuta da molte di voi perchè ne parlò lei e poi a macchia d'olio la ricetta girò per molti blog, che hanno cominciato a proporre ricette davvero interessanti. Qualche esempio? Qui, qualche consiglio qui, un insolito purea qui e via discorrendo. Sono proprio tanti gli utilizzi che questi creativi foodblogger si sono inventati. Più di tutto, la ragione che mi ha convinto ad utilizzare i limoni biologici che pendevano dall'alberello in giardino e metterli sotto sale è stato il fatto di poterli utilizzare per le mie prossime tajine, magari come lei, come darle torto sull'abbinamento limone e pesce?
La rosa canina, viene direttamente dal Marocco è una groviglio di rametti intrecciati, se messa in acqua pare sia capace di rigermoliare di nuovo. Io invece di farla germoliare ho preferito usarla a scopo culinario. Potevo pensare diversamente secondo voi? :)
A differenza di Sigrid, per questi limoni non ho utilizzato l'olio ma ho sfruttato solamente il potere conservativo del sale, come ha fatto Virginia. Dopo un mese il risultato è pessochè identico a quello che ha ottenuto lei.

LIMONI CONFIT CON ALLORO E ROSA CANINA

2 limoni bio
sale grosso
4 foglie d'alloro
rametti di rosa canina

Inutile specificare dosi particolari i limoni vanno ricoperti di sale fino a non lasciare parti "scoperte". Ho preferito tagliare i limoni a fette piuttosto spesse poi ho alternate le fette al sale e all'alloro inserendo rametti di rosa canina.
Per quattro settimane ho tenuto i vasetti aperti in un posto buio fino a che il sale non ha cominciato a sciogliersi un poco e a far scurire i limoni rendendoli lievemente arancio.
Dopo tale periodo ho chiuso i vasetti con il loro tappo e conservati lì vicino ai sali aromatizzati.

Tajine di pollo piccante

tajine di pollo

Dal giappone al Marocco, ricetta molto più corroborante, i ceci e la carne rendono questa tajine un piatto unico profumato di spezie e quindi saporitissimo. Le varianti di questo piatto sono davvero infinite, si può arricchiere con frutta secca, spezie, vari tipi di carne o pesce e diversi legumi e verdure, insomma versatilissima. Qui, per qualche altra idea.
Prossimo acquisto una vera tajine di quelle adatte al forno ( se cercate un regalino di Natale per la sottoscritta ora lo sapete, ah! possibilmente almeno da 6 persone :) che poi, per intenderci sarebbero proprio quelle da cui questo piatto poi prende questo nome. Si, infatti tajine indica il metodo di cottura nel coccio con l'aggiunta di acqua e olio. Noio ci di deve arrangiare! Quindi la tajine non la cuociamo nella tajine ma nella pentola e buonanotte suonatori, però poi, non è possibile esimersi dall'impiattarla nell'adeguato piatto scalda vivande.
La spezia che ho utilizzato è una nostra vecchia conoscenza, il ras el hanout è perfetta oltre che per il cous cous anche per le carni bianche, per questo piatto è azzeccatissimo.
Ora veniamo ai ceci, avete mai sentito parlare del cece di Cicerale? Ne parlò anche lei, bè o siete fortunati a vivere nel Cilento e averli a portata di mano o siete ancora più fortunati ad avere qualcuno che ve li porta direttamente da Cicerale a casa vostra :) oppure bisogna acquistarli on line. Fatelo! Tutta un altra storia, i ceci da secchi restano più piccoli e più scuri dei tradizionali solo con la cottura si ingrossano molto ma non perdono mai la loro consistenza soda anche se cotti a lungo. Forse avrebbero meritato anche un post a parte, in effetti.

TAJINE DI POLLO PICCANTE (x2)

200 gr di ceci di Cicerale
200 gr di petto di pollo
3 pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di acqua o brodo vegetale
alloro
ras el hanout
paprika
rosmarino

I ceci vanno tenuti in ammollo un intera notte e cotti il giorno seguente in acqua salata a fuoco basso per un ora abbondante, eventualmente in cottura aggiungete altra acqua se necessario.
Una volta cotti e scolati al dente mettere i ceci in una casseruola con olio alloro rosmarino 1 spicchio d'aglio. Mescolate e aggiungete i pomodori pelati schiacciati con la forchetta, e un bicchiere d'acqua o brodo. Andare avanti con la cottura fino a che non sarà evaporata un bel pò l'acqua e il sugo dei pelati, circa 20 minuti.
Tagliare il pollo a pezzetti piuttosto grandi grigliarlo un minuto in padella con un filo l'olio aggiungere il ras el hanout.
A questo punto traferire tutto, i ceci con il sugo e il pollo scottato in un unica teglia. Se necessario aggiungere ancora un mezzo bicchiere di brodo e finire la cottura in forno per 15 minuti a 200° o fino a quando il pollo non sarà del tutto cotto. Questo dipende da quanto avete tagliato grandi i pezzi. Ultimare il piatto con ancora qualche rametto di rosmarino e la paprika e il ras el hanout. Impiattare avendo cura di togliere l'aglio.
Musica marocchina di sotto fondo e servite facendo il relativo balletto! :)

Canton noodle e tofu rosso in zuppa di miso

Canton noodle and tofu sup2

Si si mi rimetto subito in carreggiata con una ricetta che si addice molto più al mio stile. Un pochino etnica, salutare e vegetariana! ;) Insomma una ventata d'aria fresca! O calda visto che di zuppa si tratta! I Pancit canton noodle sono una nostra vecchia conoscenza, insieme anche al miso, il tofu rosso no invece. Si tratta di tofu aromatizzato biologico, con l'aggiunta di pomodoro, peperone e altre spezie, assume per questo la colorazione rossa ed ha sicuramente un gusto più "mediterraneo" del classico tofu.
Il miso, che ho usato questa volta, è di riso non pastorizzato (tipo questo) e assolutamente non bisogna lasciarlo bollire altrimente perde tutti i suoi principi benefici. C'è bisogno che sto qui a ribadirveli? Ve li ribadisce lei, e ci dice anche che la zuppa di miso non sarebbe tale se non includesse almeno l'alga wakame, ed è vero, al Natura Si ho anche visto dei cubi di zuppa di miso con alga wakamè inclusa! :) Proprio in stile dado, già, quelli zeppi di glutammato della nota marca con confezione verde, ma almeno qui stiamo parlando di fagioli di soia e alghe e non di scarti animal... EMH! Grassi idrogenati, scusate poi mi lascio prendere la mano.
La ricetta mi è stata ispirata da un libricino: cucina giapponese - sushi e sashimi ( Sprea editore 6,90 €) che trovate adesso in edicola.
Questa zuppa si prepara davvero in 10 minuti ed è obbligatorio divertirsi a mangiare i noodle con le bacchette! :) I giapponesi, si sa, hanno delle regole diverse delle nostre a tavola, prima tra tutte quella di mangiare rumorosamente, infatti sono consentiti risucchi, aspiramenti e persino digerire in maniera plateale non è considerato scortese, anzi! Perciò vi state ancora facendo problemi a lanciarvi nel tentativo con dei chopsticks?

Cantoon noodle and tofu sup

CANTON NOODLE E TOFU ROSSO IN ZUPPA DI MISO (x 2)

400 ml di acqua
1 cucchiaio raso di miso
100 gr di canton noodle
100 gr di tofu rosso (mezzo panetto)
un pizzico sale iodato
3 cm di alga wakame
brodo dashi (sostituito con un cuc.no di colatura di alici di Cetara)
erba cipollina

Scaldare l'acqua con l'alga wakamè e portarla ad ebollizione in una pentola con doppio fondo di quelle adatte alla conttura per induzione. Una volta che l'acqua ha raggiunto il bollore aggiungere il miso e spegnere. Aggiungere i noodle mescolare e lasciare cuocere. Aggiungere un cucchiaino di colatura di alici. Aggiungere il sale se lo ritenete necessario perchè potrebbe risultare già abbastanza saporita così. I noodle richiedono si è no 3 minuti di cottura se non li volete troppo cotti. Intanto tagliate il tofu a cubetti piccoli e aggiungerlo alla zuppa. Il gioco è fatto aggiungere l'erba cipollina per finire o anche dei semi di sesamo.

Mars bar and peanut butter small cakes

Tart Nigella Style


Ma cosa centrano questi dolcetti in un blog come il mio? Me lo sto chiedendo da qualche tempo... Come mai mi sono lasciata convincere e preparare una cosa così American e davvero carica di grassi saturi? Insomma non è da me. Ma alla fine dei conti che noia sarebbe se ogni tanto non ci lasciassimo abbindolare anche da ricette americane SUPER caloriche facendo finta si essere la Nigella della situazione? Beck & Posh spiega passo passo la realizzazione di questa torta io sono andata sul formato mini... Ok la ricetta ipercalorica ma ne basta un bocconcino no?? Mi sono quasi sentita ridicola a mescolare le barrette di mars al riso soffiato biologico del Natura Si e ancora di più quando non contenta di quello che avevo ottenuto ho deciso di aggiungere anche un a "spalmata" di burro di noccioline! OHI ma che niente niente questa è carenza di affetto!? Help! :)
Ho usato questi dolcetti per un bento sono rapidissimi da fare e pratici... Mi hanno un pò ricordato la versione italianizzata nostra... I tartufini, ricordate?


MARVELLOUS MARS BAR AND PEANUT BUTTER SMALL CAKE

4 barrette di mars o milky ways
50 gr di burro
125 gr di riso soffiato
50 gr di burro d'arachidi

Sciogliere le barretta di mars fatte a pezzettini con il burro o al micronde o in una casseruola con doppio fondo. Quando il tutto sarà ridotto a crema aggiungere il riso soffiato e mescolare bene in modo che ogni chicchio risulti ricoperto dalla crema. Mettere in composto in degli stampini, compattando bene e schiaccianolo. Lasciar intiepidire un ora. Dopo mettere in frigorifero e lasciar freddare ancora un paio d'ore.
Quando il dolcetti saranno abbastanza solidificati, toglierli dagli stampini tagliarli a metà e spalmare un generoso strato di burro di noccioline. Sistemare in dei pirottini e servire.

Zuppa autunnale con quark e melagrana


Zuppa autunnale con quark e melagrana

Non avevo mai comprato il quark prima, è stata una sorprendente scoperta. Leggero e di una consistenza cremosa e compatta quasi yogurt greco quasi ricotta, insomma promosso. Di quark (o tofel) ne esistono di vari tipi quelli con l'aggiunta di panna e quelli magri, li avevo visti nella torta cheesecake tedesca è versatilissimo e si può usare quindi sia per il salato che per il dolce, la cara Alex insegna...
Dove trovarlo? Al solito Natura Si, anche se qualcuno lo trova anche alla lidl.
La tentazione di infilarlo in un dolce mi è venuta subito ma poi ho optato per il salato assaggiandolo in versione più "nature" per iniziare, forse ne avrei apprezzato meglio il gusto ed ecco già l'idea di scaldarmi un pochino le mani intorno ad una zuppa very comfort: passato di verdure mamma style arricchito da questo formaggio e da chicchi freschi di melegrana. Creando il contrasto caldo-freddo, dolce-salato-acidulo, parte liquida e parte croccante data dalla melagrana. Buone coccole!

ZUPPA AUTUNNALE CON QUARK E MELAGRANA (x4)

100 gr di bieta
1/2 finocchio
1 costa di sedano
1 carota
1/2 cipolla
1 patata
foglie di basilico
1/2 litro di brodo vegetale
100 gr di quark magro
melagrana
erba cipollina
foglie di finocchio
olio evo
fleur de sal

Prepare il brodo vegetale con sedano carota e cipolla. Lavare le verdure.
Tagliare a pezzetti il finocchio la patata le bietole metterle in un cassaeruola con 2 mestoli di brodo lasciar cuocere 10 minuti, mescolando. Aggiungere il basilico, l'erba cipollina, il sale e il resto del brodo. Chiudere la pentola e lasciar cuocere un ora.
Con il frullatore che preferite ridurre le verdure a purea, eventualmente aggiustare di sale.
Servire la zuppa calda con 1 quenelle di quark fredda al centro, guarire con la melagrana.
Io ho riportato anche i profumi che avevo messo all'interno quindi erba cipollina e foglioline di finocchio ma solo per guarnizione.
Con questa ricetta partecipo alla racconta di Antonella: Pane al pane... Vino al vino.

Cavolfiore piccante con pepe di Szechuan

Insalata di cavolfiore piccante

Si sa che cuocendo le verdure molto spesso si perdono parte delle loro vitamine e principi nutritivi che tanto fanno bene! Per quanto possibile è consigliabile mangiare verdure crude e fresche se son biologiche per appofittare quando più dei benefici che queste ci possono dare. E' preferibile consumare il cavolo crudo, perchè la cottura elimina la vitamina U, protettrice delle mucose in più, il cavolfiore stimola i meccanismi antiossidanti e disintossicanti e migliora il funzionamento degli ormoni estrogeni che sono ottimi antiossidanti e antitumorali e che bloccano la reazione dei composti cancerogeni e che stimolano gli enzimi disintossicanti. Ok! Dopo la lezioncina su quanto fa bene il cavolo e quanto è necessario mangiarne... Magari la ricetta di oggi vi sembrerà banale, io ho iniziato a mangiare il cavolo crudo soltanto di recente perchè prima non sapevo quanto fosse buono, così croccantino quasi come una carota, il sapore delicato si sposa benissimo con tutti i dip da pinzimonio ma anche semplicemente reso saporito con pepe e peperoncino (come in questo caso).
Ma quanto subisco il fascino dei vari tipi di pepe? Troppo decisamente troppo! Vero spighetta?! C'è quello bianco, quello del Madagascar, questo cinese sto lì che spesso mi trovo ad annusarli e a starnutire ma non posso far a meno di farlo. :)

CAVOLFIORE PICCANTE CON PEPE DI SZECHUAN

200 gr di cimette di cavolo bianco biologico
sale
pepe di Sechuan
olio evo
peperoncino fresco

Lavare il cavolo, tagliare le cimette, staccando come se fossero dei piccoli fiorellini, dai gambi più grossolani. Condire con olio buono, sale e pepe, mescolare bene, tagliare un paio di peperoncini freschi sopra, se non volete esagerare conla piccantezza potete eliminare la punta e i semi dai peperoncini e poi tagliarli.

Insalata con tofu alle olive grigliato, melone bianco e pepe rosa


Insalata con tofu alle olive, melone bianco e pepe rosa

Pranzetto al volo... Leggero e rapidissimo e soprattutto ho scoperto il trucchetto per far mangiare il tofu un pò a tutti. A pranzo non ci si può permettere il lusso di preparare cose diverse a tutti quindi cerco di trovare il giusto compromesso tra quello che ho voglia di mangiare io e quello che vogliono "loro". Insomma il compromesso è il tofu alle olive, piace a tutti!
La stessa versione di insalata l'altro giorno l'ho rifatta aggiungendo anche dei chicchi di melagrana, se non si lamenta nessuno il test è superato! :) Non so se a casa vostra è lo stesso, qui sono tutti molto parchi di complimenti!
Quando preparo qualcosa di diverso, c'è chi non si fida ad assaggiarlo, chi dice di aver già pranzato chi si defila senza migliore spiegazione! HIHIHI!
No scherzo! :) Soprattutto mio padre quando ha visto le prime confezioni di seitan in frigo mi ha detto, con una faccia preoccupata: " Ma che roba è questo? " "fegato?".
Menomale che ci siete voi che trovate sempre una parola carina da dirmi. Quella di oggi non è proprio un ricetta è più un assemblaggio di ingredienti, ma dato che mi son piaciuto insieme, ve li racconto:

INSALATA CON TOFU GRIGLIATO, MELONE BIANCO E PEPE ROSA

1 panetto tofu alle olive
2 fette di melone
pepe rosa in grani
olio evo
fleur de sal

Tagliare a fettine il panetto di tofu scaldare una griglia e scaldare le fettine di tofu.
Pulire l'insalata e adagiarla su di un piatto, pulire il melone e disporlo al centro, intorno le fettine di tofu grigliato. Per finire un buon olio e sale

Ieri, ho fatto un salto... Qui! Bellissimo incontrare Sigrid e alcuni dei foodblogger romani che è sempre un piacere rivedere. Sigrid in bocca al lupo per il nuovo libro! E' da ieri che lo sfoglio e mi piace sempre di più!

Albondigas al sesamo nero

Albondigas sesamo nero

Ci stavo cadendo anche io nel tormentone del momento, tanto parlare di influenza e vaccini che quasi quasi anche io oggi volevo parlare di tutte queste persone un pochino "influenzate", per non essere da meno, ma parlare di questo mi sembra non addirsi tanto ad un blog di cucina, bè se fosse solo per questo me ne fregherei altamente, il vero motivo per cui voglio evitare l'argomento è che non se ne può più! Anche io spero di lasciarmela alle spalle al più presto, quindi non voglio pensare a "lei" ma alle albondigas!
Le albondigas sono le polpettine spagnole, spesso e volentieri sono servite come aperitivo insieme alle tapas sempre con il principio del pincho.
Le albondigas si caratterizzano dal fatto che sono più piccoline delle nostre polpette e la maggior parte delle volte sono servite in ambiente umido, cioè, di solito sono al sugo, oppure vengono servite nella zuppa.
Ho ripoposto le mitiche polpettine ma in chiave asciutta, l'involucro di sesamo le rende croccantissime e l'insolito colore anche un tantino chic, a mio parere.
Tuttavia se cercate un dip adatto a queste albondigas secondo me è perfetto qualcosa che ricordi lo tzatziki, vi ricordate quello quasi greco?

ALBONDIGAS AL SESAMO NERO

250 gr di macinato sceltissimo
1 uovo
70 gr di pamigiano
40 gr di pane raffermo
latte
sale
pepe
prezzemolo
cipolla
sesamo nero
olio per friggere

Ammollare il pane nel latte e renderlo morbido. Sbattere l'uovo con il parmigiano. Unire tutti gli ingredienti alla carne. Mescolare bene insieme al trito di cipolla e prezzemolo.
Con le mani bagnate formare delle piccole palline che rotolate poi nel sesamo.
Friggere le piccole polpettine in abbondante olio bollente, girandole da ogni lato, scolarle su carta assorbente. Servire accompagnate dalla salsina allo yogurt.
Sono buone anche tiepide.

Risotto all'ortica e Gewurztraminer

Risotto all'ortica e gewurztraminer

Quando ho notato alla fine dell'estate che si cominciava a diffondere in giardino l'ortica, mio padre voleva sradicarla ma io gli ho chiesto di farla crescere... Si, è finito halloween ma la streghetta continua a coltivare ortiche per le sue misteriose pozioni! UAHUAHAHAHA!
Quando l'ortica ha cominciato ad invadere un pochino tutto e crescere e dismisura è arrivato il momento di raccoglierla. Chiaramente, non c'è bisogno di dirvi credo, di usare guanti e far molta attenzione a non toccarvi il viso, durante la raccolta, no? Raccolta l'ortica e lasciata riposare, dopo un ora perderà il suo potere orticante. Ma per il vostro riso non dovrete aspettare un ora, basta immergerla subito in acqua e poi si può usare anche subito non sarà più orticante.
Ve lo devo dire io che l'ortica è depurativa o già lo sapete? AH! Lo sapete che se la raccogliete e le fate seccare potete farci delle tisane ottime no? Magari aggiungendo solo un pò di menta.
Perciò oggi ricettina leggera e salutare! Poi, lo ammetto è una bella soddisfazione raccogliere spezie ed erbette in giardino e poi utilizzarle in cucina e questo lo avete già visto fare dalle mie parti!
Adesso due paroline su questo vino invece, non sono un intenditrice, ma accidenti è uno dei bianchi che prediligo, il gewurztraminer è considerato un vino da aperitivo mentre fu proprio Heinz Beck a trovarlo adatto anche a tutto il pasto, per le sue note aromatiche e fruttate il gusto morbido, secondo me in questo risotto insieme al sapore delicato dell'ortica si sposa bene.

RISOTTO ALL'ORTICA E GEWURZTRAMINER

200 gr di riso per risotti
100 gr di foglie di ortica fresca
brodo vegetale (sedano carota e cipolla)
fior di sale
1 bicchiere di gewurztraminer
olio evo
cipollotto

Mettete a cuocere le verdure per il brodo. In una padella preparare un fondo di cipollotto e cuocerlo nell'olio, prima che comincia a sfriggere forte aggiungete poca acqua e dopo qualche minuto aggiungere anche l'ortica. Cuocerala come degli spianci, mescolando di tanto in tanto e salando, chiudere la padella con il coperchio e cuocere per 10 minuti a fuoco dolce. Togliere il coperchio e aggiungere il riso. Mescolare e tostare il riso in padella con la verdura. Via via come si asciuga aggiungere il brodo, quando sarà a 3/4 della cottura aggiungere il vino far assorbire.
Eventualmente aggiustare di sale, impiattare e servire caldissimo.
Mio padre è un appassionato di parmigiano lo metterebbe ovunque, lui nel suo piatto ha aggiunto infatti un abbondante spolverata di formaggio, io ho preferito gustarmi il sapore delicato di questo riso al naturale.

Panna cotta alle mandorle amare con glassa alla zucca

Panna cotta alle mandorle amare con crema alla zucca

Qui a Roma si dice così: "ho sbroccato", si, è stato un momento, e mi scuso e ringrazio tutte le persone che sono passate di qui sabato che mi hanno scritto email e che mi sono state vicine, come non avrei mai pensato.
Grazie.
Posterò di meno, passerò meno da voi, ma non mi va di lasciare tutto... Ed ora basta parlare di me, avevo scritto molto ma poi ho cancellato. Fuori i problemi da questo blog! Parliamo di cucina....
E zucca sia! Halloween è passato è io vi ho tirato un bello scherzo... Finito lo scherzo resta la zucca da smaltire e allora ho pensato al fatto che più volte ho assaggiato o anche visto in giro: zucca e amaretti, in versione vellutata, in versione tortelli, in versione crostata... Ma io la volevo in versione panna cotta!!! Allora come aromatizzare la panna cotta in modo che profumasse di amaretto? Semplice, con l'essenza di mandorle amare! Che acquistai qui , la signora mi disse di usarla con molta parsimonia xchè forte e mi disse anche che la bottiglietta che avevo preso mi sarebbe durata moltissimo... Aveva ragione su entrambe le cose!
Ultima precisazione! Ma insomma... Questa benedetta panna cotta vi piace più a budino fermo e sformabile o a cremina??
Insomma la mia versione è morbida, poca gelatina più cremosità! A me piace più così, chi l'ha mangiata si è lamentato che era troppo molle, ma che volete farci abituati alle panne cotte mattone delle trattorie d'altronde! ;)

PANNA COTTA ALLE MANDORLE AMARE E CREMA DI ZUCCA (8 piccole coppette)

100 ml di latte
150 ml di panna
4 fogli di geltina
50 gr di zucchero semolato fino
2 gocce di essenza di mandorle amare
100 gr di polpa di zucca cotta in forno
2 cucchiai d'acqua
40 gr di zucchero a velo

Scaldare il latte e la panna in una casseruola, aggiungere lo zucchero semolato e via via scioglierlo, aggingere l'essenza di mandorla, se ne avete una concentrata come la mia davvero poca. Ma se usate le fialette del supermercato, una fialetta intera. Ammollare 3 fogli di gelatina in acqua, appena il latte bolle strizzarla e aggiungerla al composto. Mescolare poco e spegnere. Mettere la panna cotta nell coppette e lasciar raffeddare prima a temperatura ambiente poi in frigo almeno 5 ore.
Tagliare la zucca cotta in forno a pezzettoni e metterla in un boccala adatto al frullatore ad immersione con pochissima acqua il necessario per far si che il frullatore lavori bene e si ottenga un composto fluido, trasferire tutto su un fonello e aggiungere lo zucchero a velo setacciato per ottenre una glassa consistente, infine quando il composto sarà caldo aggiungete l'ultimo fogli o di gelatin ammollato in acqua e ben strizzato. Io ho lasciato riposare fuori dal frigo per circa 2 ore, il composto con queste dosi rimane morbido potrete versarlo sopra alle piccole panne cotte senza problemi perchè non solidifica.