Cremoso allo yogurt con cereali e visciole


AHH! Buongiorno a tutti e buon inizio weekend!
Vi racconto una colazione-merenda di cui io sono particolarmente golosa...
D'estate magari si mangia più spesso ma io non ci rinuncio nemmeno d'inverno. Nella foto, si vede la mia colazione con i fogli accanto che mi ricordano "E' ora di lavorare!" ... ma per fortuna oggi è sabato!

CREMOSO ALLO YOGURT CON CEREALI E VISCIOLE (x2)

1 yogurt greco (Total)
2 cucchiai dei vostri cereali preferiti (Special K ai frutti rossi)
4 cucchiai di panna montata
1 cucchiaino di miele d'acacia
2 cucchiaini di marmellata di visciole

Aprire lo yogurt e aggiungerci un cucchiaino di miele misciare bene. Montare la panna e quando sarà pronta unire allo yogurt con movimenti dall'alto verso il basso cercando di incorporare aria.
Sul fondo del bicchiere mettere i cereali e sopra la metà della crema così preparata (la restante è per il secondo bicchiere). Guarnire con un cucchiaino di marmellata di visciole.
Mettere in frigo e far riposare almeno 3 ore, acquista una consistenza fantastica.

Rotolino di petto di pollo con zucca e funghi champignon grigliati

Sempre guardando Simone Rugiati ho preso l’idea per questa ricetta, facilissima ma di effetto. Una volta l’ho anche servita accompagnata con del riso al curry come fosse un piatto unico ed è piaciuta molto. Mi sembra che nella ricetta originale, Simone mettesse anche del pecorino romano all’interno, ma io ho preferito per un pranzetto leggero evitare di mischiare le proteine della carne e del formaggio. Quindi è venuta fuori questa:

ROTOLINO DI PETTO DI POLLO CON ZUCCA E FUNGHI CHAMPIGNON GRIGLIATI (x2)

200 gr di petto di pollo
100 gr di zucca mantovana
2 cappelle grandi di funghi Champignon
Olio evo
Qualche foglia di salvia
Sale e pepe

Tagliare il petto di pollo cercando di ottenere delle fette pittosto larghe. Prendere due fogli di carta da forno passarci sopra un filo l’olio mettere un petto di pollo per volta tra i due fogli e con un batticarne rendetelo sottile e allargatelo bene.
Su una griglia ben calda disponete la zucca e gli champignon a fette piuttosto sottili. Scottarli da un lato e dall’altro lasciandoli un po’ al dente. Ora sul petto di pollo disporre uno strato di zucca, uno strato di funghi, un filo l’olio sale e pepe. Adesso arrotolare il petto di pollo insieme alle verdure, come fosse un involtino. Con lo spago legate il petto di pollo con il nodo dell’arrosto per tenere tutto fermo in cottura e in una padella con olio e salvia far cuocere l’involtino girandolo da tutti i lati. Ancora salare e pepare. La cottura del pollo può essere anche ultimata in forno ma se si fa attenzione che la carne esterna non bruci girando spesso l’involtino si può anche cuocere solo in padella, almeno 10 min perché altrimenti la carne resta cruda all’interno… poi dipende dalla grandezza e dallo spessore del pollo. Quando si serve, tagliare lo spago e affettare il pollo obliquamente per non smontare tutto il ripeno.

Sformato di patate


Si parla molto di comfort food. Sono quei piatti che danno soddisfazione e che sanno di casa, generalmente non troppo costosi. Ho anche letto che in questo periodo in cui c’è una restrizione di consumi i comfort food sono quelli che non hanno perso quote di mercato proprio perchè semplici e autentici. Ogni cultura ha dei piatti particolari che possono rientrare in questa categoria, tuttavia il comfort food essendo legato all’infanzia e al ricordo che ogni persona ha di quello che mangiava da bimbo è un po’ soggettivo.
Per me sicuramente l’esempio migliore di comfort food è lo sformato di patate. Inutile dire che mia madre lo faceva e lo fa sempre, in inverno quando ha bisogno di fare un piatto “svuota frigo”, proprio perché è molto versatile. Io lo faccio sempre anche senza “svuota frigo” perché mi piace molto.

SFORMATO DI PATATE E PROSCIUTTO (X4)

4 patate medie
100 gr di prosciutto cotto a fette spesse
80 gr di emmental (o scamorza, o caciocavallo)
100 ml di latte
4 cucchiai di parmigiano reggiano
2 uova
sale
pangrattato
Burro per la pirofila

Lessare le patate in acqua salta, quando sono morbide, scolarle e pelarle. Schiacciarle leggermente con la forchetta, a me piace che resti qualche parte intera. Sbattere le uova, unire il latte e il parmigiano (3 cucchiai) alle patate. Amalgamare il tutto e salare.
Imburrare la pirofila e cominciare a fare degli strati. Prima il composto di patate, adagiandolo e spianandolo nella pirofila. Poi fare uno strato di prosciutto e una strato di emmentale tagliato sottile o a cubettini. Ancora un nuovo strato di patate.
Infornare a 180° per 20 min. Per far fare la crosticina croccante sopra, 10 min prima della fine cottura, mischiare il pangrattato con l’ultimo cucchiaio di parmigiano e spolverare la superficie delle patate.

Pasta ammuddicata con cavolo verza


Ale proprio la verza non la sopporta! Ma tutto ciò che è "cavolo" diciamo che non lo mangia. A volte però con grande sforzo l'ha apprezzato crudo o appena scottato... E' riuscito a dire "Bè! Non sa di niente". Ma io non mollo, il cavolo fa benissimo.

Ho letto che apporta all'organismo sali minerali (potassio in particolare) e vitamine, ed è ricco di acido folico, è antiemorragico. Possiede proprietà depurative, rinfrescanti, tossifughe e diuretiche ed è indicato nella cura di disturbi gastrointestinali ed infiammazioni delle vie respiratorie. E' una farmacia naturale! Fortifica l'organismo e regola il sistema nervoso. Il modo migliore per mantenere tutte le proprieta' nutrizionali e' quello di cuocerlo stufato o a vapore per non piu' di venti minuti.

PASTA AMMUDDICATA CON VERZA

200 gr di pasta
3 cucchiai di pan grattato
3 filetti di acciughe
2 cucchiai d'olio d'oliva
50 gr di cavolo verza (+2 foglie per guarnire)
2 gocce di aceto balsamico
sale

Cuocere la pasta in acqua salata. In una padella con dell'olio sciogliere i filetti di acciughe, a questo punto buttare in padella la mollica e lasciarla dorare insieme all'olio. Tagliare la verza a listarelle sottili e farle leggerme (ma proprio leggermente) appassire con olio, aceto balsamico e sale.
Il piatto sarà così composto da una parte croccante che è la mollica da una parte consistente che è la pasta e infine da un elemento che essendo morbido amalgama il tutto, il cavolo.
Scolare la pasta e saltare nella padella della mollica la pasta insieme alla verza, aggiungere un filo l'olio a crudo e 2 foglie di verza per guarniere il piatto.

Wood-fired brick oven Bean’s Soup… nel giorno della Memoria

Mi sembra il giorno adatto per partecipare alla raccolta proposta da Mamma mia che buono!
Infatti proprio oggi che si ricorda la Shoah, non mi sembra una buona occasione per pensare al cibo, è più facile che nella mente scorrano le immagini di tanti documentari sull’olocausto e su quello che è avvenuto nei campi di concentramento. Oggi è una buona occasione per pensare alle origini, ai nostri nonni, a tutti coloro che hanno vissuto il periodo della guerra.
La raccolta Poveri, ma belli l’ho trovata davvero adatta a questo giorno, mi complimento per la bella l’iniziativa.

Mia nonna mi spiegava che una volta era più facile che i cibi venissero cotti in forni a legna, come anche il pane. Quindi ho voluto ripercorrere un po’ questa abitudine. Approfittando del fatto che domenica avevano acceso il forno a legna (mio padre) io lo ammetto non sono proprio pratica! Sono riuscita a cuocere i fagioli, come diceva mia nonna… CHE RISULTATO!

WOOD-FIRED BRICK OVEN BEAN’S SOUP (x4)

600 gr di fagioli borlotti
1 l di brodo vegetale
200 gr di
2- 3 cucchiai di passata di pomodori
1 carota
1 sedano
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
3 cucchiai di olio d’oliva
4 fette di pane raffermo
rosmarino
sale

Cottura fagioli: Dopo che il forno a legna è stato utilizzato per cuocere qualche pietanza, resta caldo grazie alle braci. Allora prendere i fagioli secchi, e metterli in una terracotta con 2 dita d’acqua.Mettere la terracotta in forno vicino alla brace. Coprire con un coperchio e lasciare là la terracotta per tutta la notte si cuoceranno dolcemente al calore del forno. La mattina seguente saranno cotti. Morbidi e belli compatti.

Per la zuppa: In una casseruola con olio far soffriggere aglio schiacciato, cipolla sedano tritati e una carota a pezzettini lasciar andare qualche minuto aggiungere i fagioli e la passata di pomodoro. Scaldare il brodo vegetale in una terrina e unirvi i fagioli con le verdure. Portare ad ebollizione e lasciar cuocere 10 minuti tutta la zuppa nella terrina messa sul fuoco con uno spargifiamma. Con il frullatore ad immersione frullare il tutto grossolanemente e aggiungere dei fagioli interi che avevamo precedentemente messo da parte. Aggiustare di sale.
Mettere il pane in forno, tagliato a pezzettini e servirlo insieme alla zuppa.

Insalata con dressing di Lamponi e Zenzero


Sicuramente quasi tutti conoscete Moreno Cedroni, è uno dei miei chef preferiti. In primavera vorrei proprio andare a Senigallia a provare il suo ristorante. Nel frattempo non ho resistito a comprare questa sua salsa davvero particolare, ha un sapore semidolce ma anche fresco: Lampone e Zenzero. E' adatta per condire pesce crudo, ma io trovo che anche sulla carne stia bene. Chissà se potrei essere in grado di riprodurla io... :))
I tarallini che vedete nella foto sono un regalo della zia del mio super-boy me li ha portati da Casal Bordino.

INSALATA CON DRESSING DI LAMPONI E ZENZERO (Moreno Cedroni)

100 gr di bistecca di collo di maiale
3 manciate di insalatina romana tenera
20 gr di zucca cotta in padella
2 cucchiaini di Salsa Lampone e Zenzero (Moreno Cedroni)
1/4 di cipolla
olio d'oliva
sale

Tagliate a dadini la zucca. Saltatela in padella e cuocetela 15 minuti con olio, sale, poca cipolla.
Sulla piastra cuocere la bistecca secondo il vostro gusto, salandola da entrambi i lati.
Condire l'insalata con olio e sale e aggiungere i dadini di zucca.
Tagliare la carne e unire all'insalata.
Infine aggiungere la salsina a piacimento.
La prossima volta faccio grigliare anche la zucca invece di farla a parte in padella.

Frolline friabili e... light


Pensavo... A qualche dolcetto per colazione, ma qualcosa che non mi appesantisse tutta la mattina. Ho trovato un compromesso abbastanza buono direi.
Mentre facevo queste simil-crostatine, mi chiedevo che gusto avrebbero potuto avere delle frolle senza uova ne burro. Il risultato invece non è stato affatto male: morbida, friabile, asciutta, ben lievitata e dal leggero profumo di limone.Mentre le facevo ho pensato anche a Laura... the happy housewife. Lei per il suo boy, cercava una crostata "da mettere intorno" al lemon curd, bè questa potrebbe essere una soluzione veloce veloce per proporgli la mitica cremina, senza appesantirsi troppo.Io ho semplicemente spolverato sopra dello zucchero a velo, ma possono essere spalmate e cotte insieme a marmellata, guarnite con frutta etc... etc... Questo nelle prossime puntate.

FROLLINE FRIABILI e LEGGERE ( x10)

250 gr farina 00
80 gr di zucchero di canna
80 gr di olio d'oliva
50 gr di acqua calda
1 bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di 1/2 limone

Grattugiare la scorsa del limone.In una ciotola unire la farina, il lievito, lo zucchero, la scorza di limone e poi i liquidi amalgamando con un cucchiaio acqua e olio. Il composto si amalgama subito dopo poche impastate, chiaramente rimane più colloso della normale pasta frolla. Pazientemente sistematelo negli stampini. Io non ho messo burro e si sono staccate benissimo, suppongo grazie all’olio che c’è nell’impasto. Cuocere 10 min a 180° appena sono dorate ai bordi togliere le crostatine dal forno farle raffreddare prima di staccarle.E ora che mi sono fatta le frolline per una colazione light, posso spalmarci sopra la nutella?! :))

Crostino burrata e prosciutto, al cucchiaio


Lo ammetto e anche Ale lo sa, io ho un debole per Simone Rugiati. Quando posso mi sintonizzo sul gambero Rosso e guardo le sue ricette. E’ davvero troppo simpatico… Poi… Poi diciamo che è molto telegenico! :) Ha la mia età! E’ il ragazzo dei sogni (gli hanno dedicato anche più gruppi su facebook!)
:) Certo non è perfetto come il mio ALE! Ma… sta a un discreto livello di perfezione!
Insomma dopo gli elogi a Simone, potrei continuare per troppo tempo, quindi mi fermo arrivando al dunque.
Lui ha proposto nel suo programma “oggi cucino in…” una ricetta simile a questa, se non erro aveva rivisitato la classica caprese facendola in versione al cucchiaio. Allora ho pensato, perché non il classico crostino al prosciutto? Volevo una coppa martini per servirlo (come aveva fatto Simone) ma non ne ho in casa! La coppa martini rende ancora di più l’idea di appetizer vero?

CROSTINO BURRATA E PROSCIUTTO, AL CUCCHIAIO (x2)

1 fetta di pane sciapo
60 gr di burrata pugliese
1 fetta di prosciutto cotto
Olio d’oliva
Timo
Sale

Tagliare a dadini regolari il pane e farlo dorare in padella con olio e un rametto di timo un minutino.
Tagliere la burrata e metterla in un contenitore adatto per il frullatore ad immersione, se resta troppo asciutta aggiungete un filino d'olio. Frullare, incorporando aria e ottenendo una spuma. In alternativa se non trovate la burrata potete sostituirla con mozzarella di bufala e un cucchiaio di stacchino. Togliere il pane dalla padella e tagliare a striscioline il prosciutto cotto, passare in padella anche quello per renderlo croccante.
Guarnire con il timo.

Lemon curd al timo


Golosissima...
Forse è per questo che ha spopolato tra i blog di cucina! Ho visto tante ricette diverse, la mia è molto simile a quella del cavoletto.
Non riesco mai a smettere di assaggiarla una volta che ho finito di preparla, quando è ancora tiepida! :)
Ottima per accompagnare la frolla, dei biscotti ai cereali e quello che volete voi...
Io credo che il timo esalti ancora di più il profumo del limone, secondo me ci sta davvero bene.
Ho fatto questa crema per mio fratello che ieri ha preso il tesserino da ingegnere (ha soli 25 anni)! Che bravo! Lui va matto per le torte al limone speravo che questa gli sarebbe piaciuta! Ancora non ho avuto il responso però...

LEMON CURD AL TIMO

1/2 bicchiere di succo di limone (100 ml)
200 gr di burro
150 gr di zucchero
3 uova
2 limoni biologici la scorza grattugiata
1 cucchiaio di fecola di patate
4 rametti di timo fresco

Aromatizzare il burro, almeno un giorno prima:
Lavare e asciugare il timo appena raccolto. Liberare le foglioline dal rametto e amalgamare al burro morbito, formare un cilindro che è meglio avvolgere in carta oleata e conservare in freezer. Può essere utile anche per altre preparazioni.
Quando il burro vi occorrerà per la crema toglierlo da freezer e scioglierlo a bagno maria. Passarlo ad un setaccio per togliere le foglioline di timo.
Ora procedere con la crema: spremere i limoni, grattugiare le bucce e unire tutto in un pentolino adatto ad essere messo sul fuoco, insieme ad un cucchiaio di fecola.
Sbattere le uova insieme allo zucchero in una ciotola e unire anche queste al composto. Ora mettere il pentolino a bagno maria unendo anche il burro aromatizzato e 2 rametti interi di timo. Mescolare facendo rapprendere la crema, togliete i rametti. Quando la crema è densa e della consistenza desiderata, fermatevi.
... Vorrei sfidare chiunque a resistere a tuffarci un dito dentro per sentire come è venuta!

Scialatielli alla zucca con crema al parmigiano

Giovedì e si fanno gli gnocchi… :)
E io ripropongo la zucca, visto che abbiamo scoperto che ci fa così bene!
Ho visto che sul blog del Criceto goloso c’era già una ricettina per gli gnocchi con la zucca. Ho letto poi in giro (anche se ora non ricordo più dove) che qualcuno proponeva anche una ricetta più simile alla mia, cioè senza patate.
Dico di aver fatto degli gnocchi ma in realtà il risultato ottenuto è un pochino diverso in effetti non posso chiamarli proprio con questo nome, ma… bò! Ogni giorno questo blog mi da la possibilità di imparare! Quello che ho fatto è di cercare al massimo di alleggerire la ricetta alla fine ho ottenuto questo:


SCIALATIELLI DI ZUCCA CON CREMA AL PARMIGIANO

350 gr di zucca pesata da cotta
150 gr di farina di semola di grano duro
70 gr parmigiano reggiano
1 uovo
1/2 cipolla
40 gr burro
10 foglie di salvia
Olio d’oliva
Sale

Tritare finemente la cipolla rosolarla in padella con dell’olio. Tagliare la zucca a dadini e aggiungerla in padella, cuocerla per almeno 15 min fino a che non è morbida ed è possibile schiacciarla con un a forchetta. Lasciarla raffreddare e toglierla dalla padella avendo cura di non trasferire anche tutti i liquidi che ha lasciato ma solo la polpa. Io ho usato l’impastatrice e ho messo dentro la farina, con il parmigiano l’uovo un pizzico di sale e la zucca. Per il parmigiano tenete da parte una piccola quantità, 20 gr per condire in alla fine. Impastare fino a che non ci sono più grumi e l’impasto sembra ben legato.
Ora sicuramente non verrà fuori un impasto solido da poter fare le palline classiche degli gnocchi, a meno che non continuiamo ad aggiungere farina. Quindi in una pentola portare l’acqua salata ad ebollizione. Adagiare una parte del composto su di un piatto piano e con un coltello staccare delle parti di composto e farle cadere nell’acqua in ebollizione. Cercando di dare una forma allungata e sottile allo “gnocco”. Cuociono in 2 minuti appena tornano a galla raccoglierli con un schiumarla e adagiarli su un piatto da portata.
In un pentolino far sciogliere il burro con la salvia e aggiungere il parmigiamo ottenendo una cremina che verseremo sopra agli scialatielli.

Crema di zucca e verdure


La differenza tra vellutata e zuppa, ormai la ho abbastanza chiara. Nella vellutata viene aggiuto di solito un ingrediente per amalgamare: panna, besciamella o farine varie, nella zuppa invece no. Quello invece che ho scoperto leggendo e di cui, in effetti, non ne son nemmeno certa dato che se si legge in giro su internet non è detto che quello che stiamo leggendo provenga da una fonte attendibile, è questo: la differenza tra una zuppa e una crema è che la prima è una classica minestra e si serve senza frullarla invece la crema è frullata. Chiarita questa classificazione, forse un pò pretenziosa, suppongo di aver fatto quindi una crema :))
Leggevo in merito alla zucca: contiene calcio, potassio fostforo, zinco, Vitamine A, C, PP. Si è dimostrata utile nella prevenzione dei tumori. La polpa è ipocalorica (sviluppa 15 Kcal ogni 100 gr) ha un'altissima percentuale di acqua e una bassissima percentuale di zuccheri semplici.
AH! L'estratto di zucca è indicato per curare le nausee mattutine e disturbi gastrici e prostatici

CREMA DI ZUCCA E VERDURE


100 gr di zucca
2 patate medie
8 pachino
5 foglie di bieta
1 cipolla
1 spicchio aglio
1 gambo sedano
2 carote
2 gallette di riso o 2 fettine di pane
olio d’oliva e sale

Pelare la zucca e tagliarla a dadini, sbucciare la cipolla e tritarla insieme a uno spicchio di aglio. In un pentolino, far soffriggere metà della cipolla e l’aglio con un filo di olio d’oliva, aggiungere i dadini di zucca, salare e lasciar cuocere il tutto. Intanto in acqua e sale avremo messo a bollire sedano carota l’altra mezza cipolla, le patate pelate e tagliate e i pachino. Lasciar insaporire e far bollire per ottenere il brodo, non mettere tanta acqua perché deve essere abbastanza ristretto. Togliere dalla pentola una cucchiata di dadini di zucca prima che si disfi troppo, che useremo alla fine per guarnire il piatto alla fine. Adesso, aggiungere la bieta alla zucca e via via aggiungere anche il brodo e le altre verdure lesse. Portare ad ebollizione il tutto e lasciar cuocere per 20 minuti. Quando la zuppa è cotta, passarla al frullatore finché non è omogenea. Aggiunstare di sale e servire con qualche dadino di zucca intero e le gallette di riso (per chi è a dieta) o crostini di pane bruscato con l’olio (per chi non lo è).

Tagliata al balsamico su insalata di cavolfiore e mela


Sono così felice di questo blog, sono quelle piccole cose che ho sempre desiderato fare, oggi sono alle prese con il mio primo-secondo piatto da postare e sono qui impaziente come una bambina che vorrebbe già saper scrivere un tema invece riesce a malapena a scrivere le lettere.
Secondo me il cavolfiore si abbina bene con la mela, ambedue hanno un sapore dolce e delicato, le diverse consistenze, croccante, la mela e morbido il cavolfiore, rendono questa insalata gradevole e stuzzicante. Devo dire che l’ho fatta anche con il cavolo bianco crudo e sta ugualmente bene.
Il tipo di mela che io ho usato è la qualità jonagold, perché ha una polpa più croccante e succosa delle altre, in più ha un sapore più dolce-acidulo e penso sia la più adatta alla insalate.

TAGLIATA AL BALSAMICO SU INSALATA DI CAVOLFIORE E MELA

100 gr manzo magro
½ mela jonagold
40 gr cavolfiore
1 cucchiaio di aceto balsamico di modena
Olio, sale e pepe nero

Lessare i cavoli in acqua salta lasciandoli non troppo al dente. Tagliare la mela a fettine sottili o a quadretti. Unire mela e cavolo condendo con olio sale e pepe. Questa sarà la base del piatto.
Su una griglia cuocere la bistecca senza olio solo salandola dai due lati. Io la preferisco a cottura media quindi impiego 2 minuti per la cottura, poi dipende dallo spessore della carne. A questo punto spengo il gas e irroro con il balsamico. Taglio la bistecca su un tagliere e la dispongo sopra l’insalata.

Soba con salmone alla salsa di soia, mandorle e semi di papavero

La soba è senza dubbio uno dei piatti giapponesi più adattabili alla nostra cucina tanto è simile hai nostri spaghetti. Il metodo ideale di cottura è saltarla nel Wok dopo averla cotta 3-4 minuti in acqua salata. Sia Kja sia Cuoche dell’altro mondo prongono tante idee per cucinarla. Io ho comprato questa:
Soba Sakurai all'Artemisia Bio fatta di farina di grano saraceno, farina di grano, artemisia (Artemisia Princeps) (3%), sale marino. Leggevo che tradizionalmente è usata per rinforzare il sangue e depurare l’organismo.
Ho provato a cucinarla per la prima volta il risultato a me è piaciuto moltissimo, un po’ meno ad Ale :) che poverino è costretto a provare spesso e (mica tanto volentieri) i miei piatti! Mi ha persino detto: - Ma un primo “aglio e olio” qualche volta? - :))

SOBA ALL’ARTEMISIA CON SALMONE ALLA SALSA DI SOIA, MANDORLE E SEMI DI PAPAVERO.

200 gr di soba all’artemisia
100 gr si salmone affumicato
1 cucchiaio di salsa di soia
6 mandorle pelate
Zenzero
Semi di papavero
Sale
Olio di sesamo

Prendere 30 gr di salmone tagliarlo a listarelle e condirlo con dello zenzero e della salsa di soia. Con lo zenzero fate a occhio anzi a proprio gusto, io preferisco tagliare delle fettine (4 o 5) e lasciare che il salmone si insaporisca. Lasciare riposare il salmone in questo modo una 20ina di minuti mescolando ogni tanto e poi togliere lo zenzero. Tostare le mandorle in una padella antiaderente e poi tagliarle al coltello e aggiungerle al salmone.
Nel Wok far saltare per mezzo minuto i restanti 70 gr di salmone tagliato a listarelle con un filo d’olio. Intanto portare ad ebollizione l’acqua salata e cuocere la soba 3 minuti. Quando è al dente scolarla e saltarla nel wok con il salmone cotto.
Impiattare e adagiare sopra la soba il salmone crudo cospargendo con i semi di papavero.

Plumcake variegato alla nutella


Dolcezze della domenica...
Si fa freddo e piove, ci vogliamo consolare?
Dato che durante le vacanze abbiamo mangiato poco... Andiamo con qualcosa di dietetico! :))
Ho trovato sul fantastico blog de la dolcetteria una ricetta di cupcakes alla Nutella.
Ho pensato di usarla per farci un plum cake ma per farlo piccolino per il mio stampo ho dimezzato le dosi (ehm... per golosità però ho lasciato invariata la nutella).
PLUM CAKE ALLA NUTELLA

1 tazza di farina 00
1/2 bustina di lievito vanigliato
1 presa di sale
1/3 di tazza di zucchero

1 cucchiaio di miele
80 gr di burro
2 uova
6 nocciole del piemonte spellate
¼ di tazza di nutella

Lavorare il burro morbido con lo zucchero, unire le uova, il miele, il sale ed amalgamare.
Incorporare poco alla volta la farina setacciata con il lievito ed infine la nutella. Io non l'ho analgamata totalmente ho variegato la nutella con l'impasto lasciandolo striato. Versare il composto negli stampo da plumcake (foderato di carta forno) fino a riempirlo fino a 2/3.

Disporre le nocciole in fila sopra il plumcake per guarnizione quindi infornare a 180° per una quarantina di minuti e controllare la cottura con uno stuzziacadenti.
Una volta cotto lasciarlo raffreddare, il mio è venuto molto soffice ed è ottimo per la colazione oppure servito come dopo cena con una crema al cioccolato

... Quante ne sanno le nonne


La nonna me lo diceva sempre che dovevo bere la spremuta perchè così non mi sarebbe venuto il raffreddore e soprattutto quando avevo il raffreddore mi spiegava che dovevo berne perchè dentro c'era la vitaminaC.
Da bimbi si pensa sempre che sono tutte scuse per farci mangiare la frutta!
... Ad oggi non so quanto tutto questo sia vero....
Magari qualcun me lo potrà confermare!
Ma il vizio della spremuta a merenda è rimasto è per sole una 50ina di KCAL che vi presento:

LA SPREMUTA ANTI RAFFREDDORE

2 arance bio
1 grattata di zenzero
1 grattatina di cannella


Spremere le arance e passare il succo in un colino se non vogliamo sentire i filamenti. A me personalmente piace senza passarla. Adoro la cannella con l'arancia e lo zenzero rende il tutto ancora più fresco e profumato.

Birra&Salumi

L'abbinamento birra carne di maiale è vecchio quanto il mondo. Soprattutto nel nord d'europa. Qui l'abbinamento immortale resterà sicuramente quello con la pizza.
Il mio Ale è appassionatissimo di birre e ha contagiato anche me! :)
In generale per le birre l'abbinamento avviene per affinità e per i salumi più o meno si prediligono questi abbinamenti:

Salumi magri
(bresaole, insaccati di carni bianche, prosciutti di selvaggina, prosciutto crudo magro): sono anche i più salati e pertanto dobbiamo abbinare una birra decisamente amara. Es. Lager o Pilsner
Salumi semigrassi
(salami, salamelle, mortadella, pancetta magra, prosciutto crudo): birre speciali dal medio corpo poco amare. Es. Bock
Salumi grassi
(lardo, salsiccia, cotechino): per salumi molto grassi è consigliabile una birra un po’ acida e frizzante; per quelli più delicati, tipo il lardo, è consigliabile una birra di medio corpo Es. Doppio Malto
Salumi speziati
(finocchiona): birra complessa, profumata e dal corpo medio.

La birra di cui mi sono innamorata di recente è questa:

Produttore: Val Dieu
Tipologia: Tiple
Provenienza: Belgio
Grado alcolico: 9,0%

E' una birra dell'abbazia cistercense di Val Dieu, doppio malto.
Il colore è giallo oro, la schiuma consistente, l'odore ricorda vino bianco e mela verde.
Il gusto agrumato nasconde il grado alcolico molto elevato. Tendenzialmente è dolce con aromi di mela e limone. Il finale è secco e asciutto ed è ottimo per sgassare il palato... Quindi...

Io vado sul tradizionale, dato che in famiglia abbiamo ancora chi si dedica a "fare la festa al maiale" in questo periodo dell'anno si celebra il rito di ritrovarsi tutti per una braciolata di carne.

Quest'anno devo dire che, nonstante io non ci vado matta, ho trovato la coppa fatta da loro davvero buona e si addice perfettamente alla Val Dieu in questione:

COPPA CONDITA

Coppa tagliata a mano non troppo finemente
La scorza di un arancia
Peperoncino rosso fresco
Olio evo


Spumante da mangiare

Il tempo è sempre di meno, ma io non mi scoraggio.
Conoscevo la ricetta del risotto alla spumate ma era troppo lunga oggi farla con il riso perciò ho velocizzato i tempi con dei rapidissimi spaghetti!
Il risultato non è stato male per una pasta davvero espressa.
Mia madre che l'ha degustata ha gradito!
Dovrei assolutamente imparare qualcosa di più sui fondi di cottura, magari con il tempo migliorerò leggendo e informandomi qua e la! Per il momento accetto tutti i buoni consigli.

SPAGHETTI AL BERLUCCHI

120 gr di spaghetti
50 gr di cacio cavallo
20 gr di Emmentaler Switzerland
1 bicchiere di spumante brut (io avevo un Berlucchi aperto)
1 pizzico di noce moscata
Sale, Olio evo
In padella ho scaldato un filo d'olio, in teoria anche la cipolla ci sarebbe andata bene ma forse così resta il gusto più delicato... Non so! :))
Tagliato a pezzattini i formaggi li ho messi in padella e dopo poco ho aggiunto lo spumante. Ho fatto ridurre credo per 3 o 4 minuti. Il tempo che si è cotta la pasta. Ottenuta una cremina ben amalgamata ho grattato sopra un pò di noce moscata.
Scolare gli spaghetti al dente e mantecare in padella.




Mai provato con il selvaggio?


Abbiamo un piccolo orto...
Già proprio una bella fortuna! Sono i miei ad occuparsene chiaramente io, come dire, assaggio se una volta cresciuta la verdura e la frutta sono venute bene.
I broccoletti sono i nostri, colti e mangiati si direbbe. Adottiamo un metodo per cuocerli senza morire di puzza e appestare tutta la casa.... Sfruttando la cappa del camino. Suona strano??? No proprio così...Usiamo il fornello a gas da campeggio, lo mettiamo dentro il camino e sopra la pentola con i "puzzoni" , l'odore se ne va su per la cappa del camino risparmiando la cucina!

PASTA BROCCOLETTI E SALMONE

200 gr di pennette
70 gr di broccoli (quelli buoni)
40 gr di salmone selvaggio Red King

Cotti i broccoletti in acqua, saltarli in padella con olio e aglio schiacciato. Teminata la cottura dei broccoletti, togliere l'aglio e schiacciarli un pò con la forchetta. Intanto cuocera la pasta in acqua salata e tagliare a listarelle il salmone. Il selvaggio è molto saporito e ha più fibre grasse del normale salmone affumincato quindi ne basta poco.
Saltare la pasta scolata nella padella con i broccoli insieme al salmone.
Com'è?

Inizio strano...



Eppure non l'avrei mai detto???
Io sono sempre stata il classico tipo che parte in quinta e per una novità e fa subito una fumata di paglia spegnendosi rapidamente!
Invece l'inizio di questa nuova avventura è stato lento e meditato.
Sapete qual'è il fatto?
Non sono poi così brava a cucinare, non sono poi così brava a fotografare...
Soprattutto non ho una mia cucina, devo usare quella di mamma ancora (ma speriamo per mooolto poco).
Quindi perchè farlo?
Bò, mi sono scoraggiata un pò, anche guardando i risultati eccellenti di vari foodblogger che bazzico quotidianamente.
Ma oggi mi sono detta... Devo archiviare le mie ricette e non sopprorto più i fogli volanti che puntualmente perdo quindi. Ric0ominciamo....

SFORMATINO DI COUS COUS CON LENTICCHIE ZUCCA CAROTE E SESAMO

3 cucchiai di cous cous semintegrale di grano duro
3 cucchiai di lenticchie
2 carote
2 foglie di alloro
1 fettina di zucca trombetta
1/4 di cipolla
sale olio evo

Io comincio dalle lenticchie che devono essere bollite in acqua salata fino a che no sono al dente, cuocio la zucca a pezzetti in padella dopo aver fatto un fondo di olio cipolla. Attenzione che non si disfi troppo deve rimanere al dente, come anche le carote che taglio a metà e poi a rondelle, le cuocio in padella con olio e alloro.
A questo punto uso il cous cous precotto e seguendo le dosi sulla confezione di acqua e olio.
Di solito è x 250 g di cous cous 3 cucchiai di olio e 1/4 di litro d'acqua con un cucchiaino di sale.
Fatta bollire l'acqua con sale metto il semolato, e l'olio, quando l'acqua si è assorbita. Nella stessa pentola quindi unisco le lenticchie la zucca e le carote cuocendo tutto insieme per pochi minuti.
Preparo degli stampini monoporzione con sul fondo poco olio e i semi di sesamo e metto dentro il composto, al momento di servire li capovolgo sul piatto, si può anche usare uno stampo unico a formare una mattonella.
Possono essere preparati in anticipo e all'occorrenza scaldati in forno.