Torta salata agli asparagi

Torta salata agli asparagi

Sto ancora cercando di riprendermi dall'intenso fine settimana, o intera settimana e già ne comincia una nuova con altrettanti impegni. Niente da fare a me piace proprio così! Quindi se siete di corsa e non avete voglia di ammattirvi chissà quanto in cucina, l'idea adatta per questa stagione è sfruttare gli asparagi.
La mousse di asparagi, di cui segue la ricetta, può essere usata nei modi più disparati, spalamata su crostini o su ritagli di pasta sfoglia, potrebbe essere un idea per condire un piatto di pasta, potrebbe essere servita così com'è insieme a del pinzimonio o dei grissini come aperitivo.
Sicuramente potete sbizzarrivi. La mia idea è stata quella di metterla in un guscio di pasta sfoglia e utilizzarla per risolvere il problema classico, cena da preparare e poco tempo a disposizione.

MOUSSE AGLI ASPARAGI

200 gr di asparagi verdi
30 gr di prezzemolo fresco
200 gr di formaggio fresco spalmabile
50 gr di parmigiano
15 gr di pecorino
olio evo
sale

Lessare gl iasparagi e pulirli dalla parte del gambo troppo dura. Lavare il prezzemolo, prendere il vostro bravo frullatore ed unire nel boccale tutti gli ingredienti con olio e un pizzico di sale (dato che i formaggi danno già molta sapidità). Frullare a piacimento io l'ho lasciata piuttosto grossolana se voi preferite continuando a frullate otterrete un composto più omogeneo.

Ripieno agli asparagi


TORTA SALATA AGLI ASPARAGI

Per la mousse:
200 gr di asparagi verdi
30 gr di prezzemolo fresco
200 gr di formaggio fresco spalmabile
50 gr di parmigiano
15 gr di pecorino
olio evo
sale

inoltre:
1 uovo
1 rotolo di pasta sfoglia

Utilizzate il procedimento della mousse alla quale aggiungerete anche un uovo leggermente sbattuto.
Aprire il rotolo di pasta sfolia e sistemarlo su di una teglia coperta da carta forno. Io ne ho usata una di 20 centimetri in modo tale di avere la parte del ripieno più alta e parte della mousse mi è comunque avanzata. Preriscaldare il forno e cuocere a 180' per 30 minuti (forno statico).

Centrifuga al sedano

Centrifuga al sedano

E' stimolante il fatto di poter passare da una ricetta di cucina romana a una di cucina naturale, con tanta nonchalance e da un primo piatto corroborante, per la gioia dei maschietti e soprattutto di mio fratello, a una bevanda salutare e ricca di vitamine.

Quando comincia ad arrivare il periodo estivo, chi rispolvera la gelatiera, chi corre ai ripari con il vecchio metodo del sorbetto mescolato di ora in ora nel congelatore. A casa mia arriva il momento di rispolverare la centrifuga. Non che non si possa usare anche in inverno ma d'estate sia per la frutta che per la verdura c'è più possibilità di scelta, poi la prova costume imminente implica magari pranzi a base di dissetanti mix di frutta e verdura.
C'è chi urlerebbe al sacrilegio e un pochino lo è, sprecare tutta la polpa della frutta e la parte più coriacea della verdura per bere solamente la loro acqua. Tuttavia all'interno dell'estratto che viene fuori sono contenute moltissime vitamine che come dire... Non ci fanno di certo male. Perciò una tantum possiamo cimentarci in una di queste preparazioni, sbizzarrendoci con gli abbinamenti più disparati ed esotici. Il modello di centrifuga che ho io è questa qui, funziona bene, anche se è un pochino laborioso pulirla (ecco perchè finisco per adoperarla solo di tanto in tanto :)

Su quanto faccia bene il sedano e sulle sue favolose proprietà depurative potete dare uno sguardo qui, la verità è che non se ne consuma mai abbastanza.

CENTRIFUGA AL SEDANO (per 2 persone)

1/2 pianta di sedano piccola
1 mela
1/4 di avocado
1 rametto di prezzemolo

Mondare e tagliare a pezzetti la frutta, lavare il sedano e il prezzemolo. Se volete una bevanda fresca utilizzate prodotti che avete precedentemente messo in frigorifero oppure aggiungete dei cubetti di ghiaccio.
Inserire tutti gli ingredienti nella centrifuga e azionarla. Raccogliere il succo in un bicchiere, guarnire con gambi di sedano e/o foglioline di prezzemolo.
Se volete una centrifuga più "consistente" aprite il cestello e prelevate 1 cucchiaio di polpa rimasta lì, aggiungetela al succo ottenuto e mescolate fin quando non è ben amalgamato.

In alternativa, se non avete la centrifuga, è difficile ottenere un buon risultato frullando e passando al colino lo stesso preparato, perciò se volete comunque realizzare qualcosa di simile consiglio di visitare Spigoloso e vedere come fare.

Romanità a tavola: Tagliatelle alla gricia

Tagliatelle alla gricia


Qualche rivoluzione nello staff di Made in Kitchen infatti da ieri incontriamo a capo del noto sito, una mia "vecchia" conoscenza... E mò tanto vecchia non direi dato che ha la mia età, ma Chiara aka Cinnazza sono sicura che si farà in quattro per portar avanti la gestione di Mik, a lei vanno i miei migliori in bocca al lupo.
Quindi continuano gli appuntamenti con la "romanità a tavola" per tutti coloro che un pochino si sono affezionati a questa rubrica. Dico bene Michelangelo? O Enrico? :) ...ops omonimia?
Avessi, sisammai trovato la giusta formula? Ricordate in questo blog si parlò in lungo e in largo della cucina che piace agli uomini. Ad averlo saputo un anno fa che con la cucina romana avrei ottenuto quello che chiedevo!! :))
Chiaramente qui si scherza, ma nel famoso libro: "la cucina per prendere gli uomini per la gola" che ovviamente non scriverò mai, perchè aspetto solo che qualcuno presto mi freghi l'idea, questa ricetta comunque ci rientrerebbe a pennello. Sostanziosa, gutosissima a prova de "omo" famelico che torna a casa da lavoro e se "nun te sbrighi a cucinà te se magna pure a te!"
Oggi sono decisamente in clima pre-vacanziero... Si nota che sto dando libero sfogo al cervello? Diciamo che tutta "sta romanità" tira fuori il meglio di me, dopo aver citato abbacchi e Monnezza, un pò tutto mi è consentito.
Come dicevo: la gricia è facile da preparare tuttavia è necessario qualche piccolo accorgimento per non ottenere un collume di pecorino pasta e pepe che assume un insano colore grigiasto ed è più a palletta che a crema. Come sempre, mi ripeto, consiglio per questi piatti semplici di usare prodotti di buona qualità.
Magari quel pacco di tagliatelle Latini, quel pecorino romano dop e quel guanciale amatriciano non troppo asciutto che quando viene rosolato mantiente all'interno i suoi succhi senza seccarsi troppo (ma questo è questione di gusti, i miei chiaramente!).
Vi lascio la ricetta e scusate scappo ad una certa degustazione di vini di Borgogna e formaggi francesi. Martedì prossimo sono alla verticale di Sassicaia invece, per chi passasse da quelle parti.
A tutti un buon 2 giugno!

TAGLIATELLE ALLA GRICIA ricetta di Luca Ogliotti

200 gr di tagliatelle
150 gr di guanciale
50/80 gr di pecorino romano
pepe nero

olio? no non c'è!

In una padella bollente aggiungere il guanciale, lasciarlo appena rosolare e poi togliere dal fuoco, è consentito togliere parte del liquido che il guanciale ha rilasciato e buttarlo via, il risultato finale non cambierà. Mentre nella carbonara il guanciale si usa ben tostato perchè non ha un secondo passaggio in padella, per la gricia bisogna lasciar eil guanciale ancora rosa, toglierlo dal fuoco e procedere con la cottura della pasta. Lessare le tagliatelle in acqua poco salata e scolarle praticamente a metà cottura. Mettere la pasta nella padella con il guanciale pepare e spegnere il fuoco. A questo punto piano piano cominciare ad aggiungere il pecorino e un pochino di acqua di cottura, diciamo iniziamo con un cucchiaio di pecorino e uno di acqua di cottura, per poi aumentare. Mescolare e saltare le tagliatelle. Ricordate la regola che "non si torna indientro" perciò è sempre suggeribile aggiungere piccole quantità sia di formaggio che di pasta, tanto ad "aggiugere" si fa sempre in tempo. Quindi ancora pecorino e ancora acqua di cottura fino a che non si raggiunge la consistenza desiderata, sempre girando.
Servire immediatamente, quando impiattate potete aggiungere ancora pecorino e pepe sopra.

La ricetta con altre delucidazioni (ehm ehm! Cof cof!) la trovate chiaramente anche su: MIK